Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo
- Autore: Vittorio Sgarbi
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Bompiani
- Anno di pubblicazione: 2014
“È un corteo lungo un secolo, un corteo di colori e di gesti, di pietra e natura, di occhi che cercano, di mani che si intrecciano... È come se una strana febbre si impossessasse di chi ha in mano il libro, una febbre con cui l’autore contagia il lettore: l’ossessione della bellezza che non finisce”.
Con queste parole il giornalista e scrittore Furio Colombo nella sua Prefazione al libro, definisce la sensazione che può dare la lettura di questo testo, giunto alla seconda edizione, nel quale si avverte quasi una sensazione di ebbrezza data dalla visione di tanta magnificenza.
Nel secondo volume della Trilogia Il tesoro d’Italia, dedicata al nostro patrimonio artistico, attraverso un carosello di quadri, affreschi e dipinti viene percorso uno splendido itinerario tra i tanti maestri dell’arte rinascimentale. È l’autore stesso che in una recente intervista svela il segreto del successo dei suoi libri che risiede nella sua “capacità di penetrare il mistero delle opere e dei luoghi visitati e di restituirlo in una prosa che affascina e conquista. Perché sono uno scrittore d’arte più ancora che un critico d’arte”. Per Vittorio Sgarbi, nominato Ambasciatore per l’Italia all’Expo Milano 2015, nel libro l’itinerario suggerito “esce dal tracciato tradizionale, deviando ora a est ora a ovest per andare a scovare autentiche meraviglie, sconosciute ma non per questo meno preziose. Il senso sta nella scoperta: viaggiare cercando il bello, appassionarsi”.
Il volume riccamente illustrato, scritto con parole dotte ma senza annoiare il lettore, si rivolge in particolare a “chi è curioso e non vuole accontentarsi delle guide tradizionali e vuole approfondire” emozionandosi. Infatti, leggendo e sfogliando le pagine di questo prezioso vademecum si rimane piacevolmente vittime di una sorta di sindrome di Stendhal (confusione al cospetto di opere d’arte di straordinaria bellezza).
Ha dichiarato nella Postfazione il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella:
“Vittorio Sgarbi è stato spesso il primo a denunciare negli anni lo stato di abbandono e di degrado del nostro immenso patrimonio. Si è prestato a condividere con più persone possibili la gioia, lo stupore, le emozioni che possono dare un quadro, una scultura, un arazzo, una pala d’altare.”
Dalla metà del Quattrocento alla metà del Cinquecento, dal toscano Piero della Francesca (1416/1417-1492), una delle personalità più emblematiche della sua epoca, a Jacopo Carucci detto il Pontormo (1494-1557), a Firenze, a Venezia, a Ferrara, nelle Marche, in Sicilia, in Sardegna, in Friuli e in Lombardia, gli artisti “danno vita a quello che è stato chiamato, con conferente definizione, Rinascimento”.
La peculiarità del critico e storico dell’arte è di saper parlare sia di un’opera famosa sia di un’opera sconosciuta ma ugualmente di grande splendore e intensità. È il caso dello Sposalizio della Vergine (1504), dipinto a olio su tavola di Raffaello Sanzio (1483-1520) conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano, ultima creazione giovanile del “pittore dell’armonia” e dello Sposalizio di Maria (1469), affresco di Lorenzo da Viterbo (1444 (?)-post. 1476), ambientato nella società del suo tempo “con i formidabili ritratti dei notabili che assistono all’evento” che si trova nella chiesa di Santa Maria della Verità a Viterbo.
“La piena comprensione di Piero della Francesca non poteva che essere in età moderna, e non tanto nelle interpretazioni della critica quanto nelle intuizioni dei pittori”.
Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo. Il tesoro d'Italia. Ediz. illustrata (Vol. 2)
Amazon.it: 13,90 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo
Lascia il tuo commento