Gli equivoci dell’anima
- Autore: Umberto Galimberti
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Categoria: Saggistica
“Per quanto tu cammini e percorra ogni strada, non potrai raggiungere i confini dell’anima, tanto è profondo il suo logos. Eraclito.“
Gli equivoci dell’anima è un saggio sul concetto d’anima., uno studio che affascina e che pone interrogativi filosofici e religiosi. Attraverso le sue numerose opere, conosciamo l’autore Umberto Galimberti come un grande divulgatore della filosofia e anche con questo lavoro siamo condotti per mano nei vari periodi storici-filosofici, da Omero al dopo Nietzsche fino a Freud e la sua psicoanalisi.
Il professor Galimberti compie il viaggio sul concetto d’anima attraverso il pensiero dei due testimoni più importanti dell’Occidente: Platone e Nietzsche. Nella storia dell’anima percorsa dall’autore, egli inizia la sua indagine partendo dalla considerazione che nella tradizione omerica l’anima è come ombra, infatti per Omero significava l’ultimo respiro dell’uomo. Successivamente Platone introduce il concetto di anima e la emancipa dalla tradizione religiosa all’esperienza politica nella quale troverà la sua espressione più alta, il filosofo reggitore della città. Il professor Galimberti descrive, successivamente, un altro concetto filosofico esposto ampiamente nel libro, la seduzione dell’anima, ed infine termina con l’analisi dell’anima nella sua profondità che altro non è che lo studio delle scienze psicologiche.
“Separando il pubblico dal privato e contrapponendo la parola che riguarda tutti a quella che concerne gli affari personali di ciascuno, Platone affianca all’anima che aveva conosciuto alla scuola dei poeti e degli uomini di religione l’anima psichica, l’anima razionale che produrrà le regole dei rapporti sociali. E quindi per Platone la potenza del logos sull’anima è come quella di un padrone sullo schiavo, con la differenza però che l’anima è ridotta in schiavitù non con la forza, ma con la pressione misteriosa esercitata sul suo consenso.“
La parola può tanto sedurre quanto educare e sulla base di questo equivoco nascono i giochi della seduzione della retorica e della conoscenza filosofica. Scoprendo il mondo delle idee la parola deve essere persuasiva: senza persuasione la parola è inefficace e non degna di fede, la persuasione è la potenza che la parola esercita sugli altri.
L’autore ci induce, a questo punto, ad una lettura più critica: il passaggio dall’interiorità all’esteriorità dell’anima avviene con la filosofia cartesiana. Cartesio, nell’esporre la sua critica, esaspera il dualismo platonico e finisce per abolirlo. Il cogito cartesiano sottrae l’anima alla visione delle idee, che era invece l’orizzonte verso il quale Platone l’aveva indirizzata. L’anima, che con Platone era visiva, con Cartesio è rappresentativa e con Kant diventa legislativa. Per questo tutto ciò che è razionale è reale, e ciò che è reale è razionale, il mondo vive nelle parole del logos e con Hegel diverranno perfino parole di scienza. Nietzsche, invece, sostituirà l’anima della filosofia moderna, come soggetto impersonale, con l’anima della rappresentazione, ossia l’insieme dei saperi. Il professor Galimberti, attraverso le teorie di Nietzsche, chiarisce infine che l’anima è al centro di una rottura tra due sistemi di pensiero. Il primo coesiste in un tutt’uno con l’idea di Platone (l’anima che fonda i saperi), Cartesio con il suo «Cogito ergo sum» e con Kant, la conoscenza empirica. L’altro invece è l’anima orfica, che nella dimensione mistica è quella aperta al divino. Da allora in poi, questi due sistemi hanno sempre condizionato la costruzione dei saperi che nel gioco delle maschere sono le illusioni e le verità.
“ … il sociale, lo psichico e il mentale interferiscono continuamente e l’anima, che gioca i suoi equivoci tra le nozioni di
, .”e è forse la parola più idonea a mostrare quello da cui dipendono le epoche storiche e le produzioni linguistiche. L’indagine non è semplice perché nella storia si è soliti cogliere gli stati mentre le trasformazioni e i loro meccanismi sono tutti da costruire
Umberto Galimberti, professore incaricato dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, è membro ordinario dell’International Association for Analytical Psychology e dal 2003 è vicepresidente dell’Associazione Italiana per la Consulenza Filosofica “Phronesis”. Collabora ed è opinionista del quotidiano La Repubblica .
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