Gli occhi della notte di Marina Visentin

Marina Visentin vive e lavora a Milano. Laureata in filosofia, è traduttrice, consulente editoriale, e ha pubblicato i seguenti libri: La donna nella pioggia, e Cuore di rabbia.
Ora torna in libreria con un nuovo, avvincente, romanzo, intitolato Gli occhi della notte, pubblicato da SEM - Società Editrice Milanese.

Ambientato a Milano, fine novembre. Le giornate scorrono lente, uggiose, diventa buio presto. Un nuovo caso crea sconcerto: il ritrovamento del corpo di una bambina, Cinzia, in un boschetto ai margini del Parco Nord. Chi ha commesso un atto così ignobile? Perché? Forse un pedofilo? Le ipotesi sono tante, e al contempo nessuna.
A indagare il vicequestore Giulia Ferro, una donna con tante ferite, spesso in lite con il mondo intero, come quando afferma che:

Proprio mi irrita l’idea di andare in giro a distribuire biglietti da visita, come fossi un agente immobiliare.

Non è facile la vita per Giulia, ostacolata nelle sue facenti funzioni dai suoi stessi superiori, proprio perché è donna. Ma lei non si arrende, l’uccisione di una bambina è un crimine che non concede concessioni alcuna, perché:

La sua morte è una puntura di spillo che apre caverne di dolore, voragini di senso. Ripenso alla sua foto e cerco di immaginare l’orco che ha annientato la sua giovane vita, ancora non sbocciata. Troppo piccola!

Riuscirà Giulia a individuare il colpevole?
Un giallo intrigante, non di facile soluzione. Le indagini ruotano tutte attorno al personaggio femminile di Giulia, descritta con intensità e precisione.
Anche il suo stesso modo di sentire e di vivere sono abilmente tratteggiati, soprattutto la sua lotta continua con i fantasmi del passato, riconducibili a una madre tossica e spesso ubriaca, morta davanti alla stazione, e a un padre totalmente assente, che sono molto evidenziati.

Un noir classico, forse un po’ scarso di azione vera e propria, sostituita da uno scavo introspettivo ed analogico dei personaggi che animano il romanzo. In definitiva, una lettura di genere, scritta con una prosa intensa ed elegante.
Per gli amanti del noir classico, a discapito del thriller adrenalinico vero e proprio, questa lettura è una vera chicca. Ma, sicuramente, non meno bello in quanto a struttura e descrizione del narrato.
Alla prossima avventura, vicequestore Giulia Ferro, donna coraggiosa e capace!