Gli uomini della sua vita
- Autore: Mary McCarthy
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: minimum fax
- Anno di pubblicazione: 2012
Sei flash, sei scatti importanti che fotografano la vita di Margaret (Meg) Sargent anti eroina e alter ego di Mary McCarthy che compongono la prima antologia di racconti della grande scrittrice statunitense.
Gli uomini della sua vita (The Company she Keeps titolo originale del volume) edito per la prima volta nel 1942, è stato ristampato nel 2012 (la prima edizione targata Feltrinelli risaliva al 1962) dalla Minimum Fax, traduzione di Augusta Darè, prefazione di Guia Soncini.
“Mezzo secolo prima di Candace Bushnell e "Sex and the city" c’era Mary McCarthy”. Nella New York cultural-bohémien della perbenista società americana degli anni Trenta, svelata senza pietà dall’autrice in tutte le sue mediocrità, i suoi vizi segreti e le sue pubbliche virtù, si muove leggiadra e impudica Meg con le sue provocatorie convinzioni politiche e con il suo spirito moderno e antesignano. Nonostante la severa educazione cattolica ricevuta da bambina, la giovane conduce una vita sessualmente disinvolta collezionando una serie di relazioni extraconiugali con gli uomini della sua vita e no.
“Era piacevole essere una divorziata potenziale” anche perché Meg era convinta di provare per il marito soltanto comprensione e contrizione. In questo volume a episodi che si leggono come un unico romanzo, subito acclamato da critica e pubblico (l’autrice non era ancora trentenne), il lettore osserva Meg in sei rilevanti momenti della sua esistenza: la confessione del tradimento della donna al marito; il lavoro presso la Gallerie Savile gestita dall’equivoco signor Sheer; l’incontro in un vagone bar con l’uomo con la camicia Brooks Brothers, la cronaca di una serata mondana newyorkese; il ritratto di un intellettuale come uomo di Yale fino all’ultimo episodio; una necessaria seduta sul lettino dello psicanalista. “Non si preoccupi di quello che penso io. Lasci solo scorrere i suoi pensieri”.
Mary McCarthy (nata a Seattle nel 1912 e scomparsa a New York nel 1989) formatasi al Vassar College, che sarà spunto per il suo romanzo più famoso The Group (1962) specchio delle inquietudini e delle nevrosi degli uomini e delle donne d’America, anche in questo romanzo a episodi si rivela attenta cronista dei problemi sociali e del costume del suo tempo. Attraverso i passi e gli atteggiamenti di Margaret Sargent, una delle intellettuali più originali e influenti del XX Secolo, critica militante, tre mariti all’attivo, analizza la nuova condizione femminile nel contesto dell’american way of life. Sempre battagliera, la regina delle lettere americane nella sua autobiografia Memories of a Catholic Girlhood (1957) ha scritto:
“Se non potevo conquistarmi la fama con la bontà, ero pronta a conquistarmela con la cattiveria”.
Non male come motto proveniente dalla stessa letterata che riteneva Madame Bovary ...
“l’unico romanzo che abbia saputo rappresentare più fedelmente la donna americana dell’età moderna”.
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