Grappling with God. Faccia a faccia con Dio
- Autore: Emily Dickinson
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2011
Emily Dickinson (Massachusetts, 1830-1886), la più famosa poetessa americana dell’800, scrisse 1775 poesie, pubblicate nella quasi totalità dopo la sua morte.
Questa scelta di 35 brevi componimenti, perlopiù in quartine, è circoscritta all’argomentazione religiosa, ma da un punto di vista particolare. Non sono versi che esprimano devozione, lode, ringraziamento o preghiera: piuttosto prevale in essi uno spirito di contestazione, di confronto animoso e polemico, talvolta addirittura di ribellione, nei riguardi dell’Essere Supremo, avvertito come impositivo, o indifferente, o crudele.
Emily si misura qui, in modo lucido e trasgressivo, con l’interlocutore privilegiato della sua esistenza, vissuta in una sorta di clausura nella casa paterna, frequentando solo pochi parenti e rari amici, il Pastore e un amico segreto con cui intratteneva un’intensa corrispondenza.
Il suo dialogo con il Signore è svolto alla pari e in maniera ardita e animosa, nel rifiuto della propria piccolezza e inessenzialità di creatura mortale e reclamando invece la dignità che sentiva appartenerle. Nessun timore reverenziale, pertanto, nei confronti di Dio, anzi, c’è una sfida e una richiesta continua di spiegazioni, di giustificazioni: un Faccia a faccia con Dio assiduo, tormentoso.
Nella sua interessante introduzione a Grappling with God. Faccia a faccia con Dio (Stampa Alternativa, 2019 traduzione di C. Campomori), Roberto Asnicar afferma:
In fondo, di questo è insaporita la storia degli uomini: di eretici, dissidenti e martiri, gente isolata e folle, che da una parte o dall’altra, abbagliati dall’umana ragione o dall’amore di Dio, non temono di darsi alla graticola.
Troviamo nei versi religiosi della Dickinson sia l’orgogliosa accettazione del dolore fisico e morale: (“Imparerò a convivere con la miseria / poiché è tuo dono”), sia la richiesta di avere più tempo da vivere (“Signore, ci sono certi disgraziati / che esulterebbero per morire. / Perché non prendi loro / e lasci a me un’altra ora?”), o la protesta vibrante: (“Ma tu ladro! Banchiere – Padre! mi lasci povera di nuovo”).
Il tono feroce di molte accuse rivolte a Dio ricorda quello dei Salmi, quando arrivano all’imprecazione altera, quasi alla bestemmia:
"Dio del Cielo – / riprenditi le ingiustizie / create dalle tue mani innocenti / in un momento oscuro – / Fidare di noi stessi – / ci sembra più saggio – / “siamo polvere” – / Ti chiediamo perdono / per la tua doppiezza ‒”; “Dio è certamente geloso – / non sopporterebbe di vedere / che giochiamo tra di noi / piuttosto che con lui”.
Per sottolineare la fragilità che rende gli uomini vittime di un potere spietato, la poetessa usa frequentemente il sarcasmo:
"Per favore Dio, perdonaci! / Per cosa? Speriamo tu lo sappia – / noi ignoriamo il nostro crimine – / Rinchiusi nella magica prigione della vita / rimproveriamo la felicità / relegata al solo paradiso”, “Certo che ho pregato – / ma a Dio è importato quanto / l’impronta di piume nell’aria / che grida ‘dimmi’”.
Il suo rimprovero a una divinità sorda e imperturbabile, che si nega e nasconde, è fermo e deciso: eppure la passione della fede la induce a pronunciare parole intense e infuocate come quelle delle mistiche medievali: “È stata la mia sola gloria – / lascia che sia ricordata: / io sono stata tua”‒.
L’America ottocentesca, reazionaria e farisaica, certo non avrebbe mai capito e accettato questa donna minuta e caparbia, solitaria e cagionevole, che usava come un’arma i suoi versi per ribellarsi alle costrizioni che le venivano imposte dal suo ruolo femminile e domestico. Perciò Emily Dickinson scelse consapevolmente e fieramente il silenzio e la solitudine per tutta la vita.
Il curatore Roberto Asnicar nel suo commento conclude:
Esile creatura che un refolo può abbattere, volle tuttavia appigliarsi alle pareti dell’abisso, volle arrampicarsi per provare che non c’è un solo modo di credere, che è religioso anche quello spirito che si abbandona alla vertigine del vuoto. Emily lo volle e lo sperimentò nella forma inaudita del confronto – acuminato, diretto e mai blasfemo – con Dio. L’Immenso Nulla.
Grappling with God-Faccia a faccia con Dio
Amazon.it: 1,00 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Grappling with God. Faccia a faccia con Dio
Lascia il tuo commento