Grazia Deledda è stata una scrittrice italiana e vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1926, prima donna italiana a ricevere questo riconoscimento. Originaria della Sardegna, precisamente di Nuoro, Grazia Deledda ha parlato della sua isola moltissime volte nelle sue opere, avendo anche molto caro il tema dell’etica patriarcale. Tra gli altri temi, la scrittrice ha approfondito il fato, peccato e colpa, bene e male e sentimento religioso.
Cerchiamo di scoprire qualcosa di più su questa abilissima scrittrice italiana che per prima ha meritato il Premio Nobel per la letteratura.
Grazia Deledda: la vita
Grazie Deledda nasce il 27 settembre 1871 a Nuoro da una famiglia borghese agiata. Quinta di sette figli, il padre ha ottenuto il diploma di procuratore legale, lavora nel commercio del carbone ed è un cattolico intransigente.
Ad appena diciassette anni Grazia invia alla rivista romana Ultima moda il suo primo racconto, “Sangue sardo”, in cui la protagonista uccide l’uomo che ama e che non corrisponde il suo affetto, volendo sposare invece la sorella di lei. Il testo entra a far parte del genere della letteratura popolare e d’appendice.
Tra il 1888 e il 1890 Grazia Deledda collabora con una serie di riviste sarde, romane e milanesi dilettandosi sia con la prosa che con la poesia. L’opera che da il via alla carriera letteraria dell’autrice è "Fior di Sardegna", del 1892, che ottiene buone recensioni. Le opere di Grazia Deledda sono influenzate dal clima tardo romantico, esprimendo più che le effettive relazioni, i sogni sentimentali della ragazza.
Il risultato sono opere prive di spessore psicologico e gli uomini che hanno le sue stesse aspirazioni artistiche l’avvicinano: si tratta di Stanislo Manca, nobile sardo che risiede a Roma; di Giuseppe M. Lupini, musicista che le dedica una romanza; del giornalista Giulio Cesari di Trieste; del maestro elementare Giovanni Andrea Pirodda.
Grazia Deledda comincia ad occuparsi di etnologia collaborando con Rivista di Tradizioni Popolari Italiane con le sue "Tradizioni popolari di Nuoro in Sardegna". La sua opera “Anime oneste” è del 1895 e l’anno dopo esce "La via del male", apprezzato da Luigi Capuana.
Nel 1899, a Cagliari, Grazia conosce Palmiro Madesani, funzionario del Ministero delle Finanze in missione lì e, in quello stesso periodo, viene pubblicato a puntate il romanzo "Il vecchio della montagna".
Palmiro diventa suo marito l’anno successivo e i due si trasferiscono a Roma, realizzando così il sogno della Deledda di lasciare la provincia sarda. Grazia conduce a Roma una vita appartata ma ciò non le impedisce di entrare in contatto con alcuni dei maggiori esponenti della cultura italiana del tempo. Nel 1900 nasce il primogenito di Grazia, Sardus, a cui seguirà poi Franz. A quel punto la vita di Grazia si divide in due, in parte dedicata alla famiglia, in parte dedicata alla scrittura. Del 1904 è “Cenere”, da cui viene tratto un film interpretato da Eleonora Duse nel 1916.
Nel 1910 pubblica altri due romanzi: "Il nostro padrone", con intenti sociali e "Sino al confine", autobiografico per più di un verso. Da quel momento Grazia pubblica quasi due testi all’anno aprendo così la stagione più prolifica per la sua scrittura. Tutti i romanzi vengono pubblicati per la prima volta su riviste per poi essere stampati.
Il 10 settembre 1926 a Grazia Deledda viene assegnato il Nobel per la Letteratura, facendo di lei il secondo autore italiano e la prima autrice italiana in assoluto a ricevere questo riconoscimento. Prima di lei solo Carducci c’era riuscito vent’anni prima. Ancora oggi Grazia Deledda è la sola scrittrice italiana che è stata premiata col Nobel.
L’ultimo romanzo di Grazia Deledda, "La chiesa della solitudine", è in parte autobiografico, parlando di una donna malata di tumore. Proprio nel 1936, anno di uscita di quest’ultimo libro, Grazia Deledda si spegne per colpa di un tumore al seno in data 15 agosto all’età di 64 anni. Rimane di lei un’opera incompiuta, "Cosima, quasi Grazia", pubblicata l’anno successivo alla sua morte a cura di antonio Baldini.
Le opere di Grazie Deledda
Di seguito le moltissime opere di Grazia Deledda, autrice molto prolifica:
- Nell’azzurro!..., 1890
- Stella d’oriente/Ilia di Saint-Ismael, 1890
- Fior di Sardegna, 1891
- Racconti sardi, 1894
- Tradizioni popolari di Nuoro in Sardegna, 1894
- Anime oneste. Romanzo famigliare, 1895
- La via del male, 1896.
- L’ospite, Rocca S. Casciano, 1897
- Paesaggi sardi, 1897
- Il tesoro, 1897
- Le tentazioni. Novella sarda, in "Nuova Antologia", 1898
- La giustizia, 1899
- Giaffah. Racconto, 1900
- Il vecchio della montagna, 1900
- Elias Portolu, in "Nuova Antologia", 1903
- La regina delle tenebre, 1902
- Dopo il divorzio, 1902
- I giuochi della vita, in "Nuova Antologia", 1902
- Cenere, 1904
- Nostalgie, 1905
- L’ombra del passato, 1907
- Amori moderni, 1907
- Il nonno., 1908
- L’edera, 1908
- Il nostro padrone, 1910
- Sino al confine, 1910
- Nel deserto, 1911
- Colombi e sparvieri, 1912
- Chiaroscuro., 1912
- L’edera. Dramma in tre atti, 1912
- Canne al vento, 1913
- Le colpe altrui, 1914
- Marianna Sirca, 1915
- Il fanciullo nascosto., 1915
- L’incendio nell’oliveto, 1918
- Il ritorno del figlio; La bambina rubata., 1919
- Il ritorno del figlio, 2005
- La madre, 1920
- La Grazia. Dramma pastorale in tre atti, 1921
- Il segreto dell’uomo solitario, 1921
- Il Dio dei viventi, 1922
- Il flauto nel bosco. Novelle, 1923
- La danza della collana, 1924
- La fuga in Egitto, 1925
- Il sigillo d’amore, 1926
- Annalena Bilsini, 1927
- Il fanciullo nascosto, 1928
- Il vecchio e i fanciulli, 1928
- Il dono di Natale, 1930
- Il paese del vento, 1931
- La vigna sul mare, 1932
- Sole d’estate, 1933
- L’argine, 1934
- La chiesa della solitudine, 1936
- Cosima, in "Nuova Antologia", 1937
- Versi e prose giovanili, 1938.
- Il cedro del Libano., 1939.
- Lettere di Grazia Deledda a Marino Moretti (1913-1923), 1959.
- Lettere inedite, 1966.
- Lettere inedite di Grazia Deledda ad Arturo Giordano, direttore della Rivista letteraria, 2004
- Lettere ad Angelo De Gubernatis (1892-1909)
- Amore lontano. Lettere al gigante biondo (1891-1909), 2010
- Racconti di Natale, 2015
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Grazia Deledda: vita e opere
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