Scrittore, sceneggiatore e drammaturgo, Vincenzo Cerami ci ha lasciato il 17 luglio 2013.
Gli fu maestro, anzi professore alla scuola media, Pier Paolo Pasolini con il quale collaborò, in seguito, come aiuto regista in alcuni suoi film. Romanzo d’esordio di Cerami fu “Un borghese piccolo piccolo” che racconta di un impiegato ministeriale romano che, prima di andare in pensione, si adopera per far entrare al suo posto il figlio ragioniere. Per ingraziarsi il suo superiore, il protagonista deve abbracciarne le idee, che non sono le sue ma del dirigente, fino ad avvicinarsi alla Massoneria della quale scopre fanno già parte molti suoi colleghi. Una serie di eventi relativi al figlio fa precipitare la situazione e rende l’anziano ragioniere cinico e spietato.
La storia fu poi magistralmente interpretata sul set cinematografico da Alberto Sordi e il film uscì nel 1977 aggiudicandosi tre David di Donatello e quattro Nastri d’argento.
A questo splendido romanzo di Cerami ne hanno fatto seguito altri come “L’ipocrita”, “La gente”, “Italia mia”, “Storia di altre storie” e molti ancora. Parallelamente Cerami ha scritto racconti musicati da Nicola Piovani, realizzati poi come spettacoli teatrali. Si è dedicato, in maniera assai proficua, all’attività di sceneggiatore.
Vincenzo Cerami e "La vita è bella"
Indimenticabile la sua collaborazione, in vari film di successo, con Roberto Benigni; tra essi spicca “La vita è bella”, scritta dall’attore e regista ormai pluripremiato e apprezzato in tutto il mondo e da Cerami stesso. Questa è la storia di Guido, Dora e del loro piccolo Giosuè. Sono ebrei e, come milioni di altre persone, vittime delle leggi razziali. Splendida è l’interpretazione di Benigni e magnifici i dialoghi intessuti da Cerami. Il papà riesce a far vedere al piccolo Giosuè, in campo di concentramento, che ciò che stanno vivendo è solo un gioco, una specie di caccia al tesoro, al termine della quale, il primo in classifica avrebbe vinto un carro armato vero. La storia, conosciuta da tutti, anche perché il film ha meritato e si è aggiudicato il premio Oscar, è toccante in ogni suo passaggio. E’ impressionante che un film sull’olocausto porti il titolo “La vita è bella” ma ogni parola del protagonista, ogni gesto cercano di farla vedere così al piccolo Giosuè.
Grazie a chi ha scritto e collaborato a questi capolavori. Grazie a Vincenzo Cerami.
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