Grazie alla vita di Maria Paoloni

Cecilia, l’amatissima anziana protagonista dei romanzi di Maria Paoloni, desidera renderci partecipi del suo ultimo tempo, rimanendo una signora disponibile al bisogno di chi voglia parlare o rimanere in silenzio, quasi un commiato per noi lettori che tanto l’abbiamo amata.
Maria Paoloni vive a Bologna dove ha insegnato per tutta la vita Psicologia negli istituti delle scuole superiori. Dopo aver partecipato per alcuni anni a laboratori di scrittura, ha pubblicato numerosi racconti e ha oggi all’attivo diversi romanzi.

In Grazie alla vita (Giraldi Editore, 2023) Cecilia ricorderà la sua vita, il tempo vissuto e Giordano, quel parlare e quel raccontarsi a uno sconosciuto.
Giordano non l’aveva dimenticato, era il clochard conosciuto per caso un giorno sui gradini di una chiesa con il suo libro chiuso in uno zaino sporco e lacerato. Agli occhi di Cecilia non sembrò un mendicante e fu così che ebbe inizio la loro storia d’amore. Ogni giorno lei lo raggiungeva e gli parlava, gli raccontava, mentre lui rimaneva in silenzio ad ascoltarla. Sono trascorsi anni da quando non ha avuto più sue notizie e oggi, lei, si sente pronta a nuovi incontri. Cecilia si domanda spesso quanta vita le resti ancora.
Era stata sempre una donna sola, aveva vissuto appieno la sua solitudine fin dall’infanzia, abbandonata dalla madre, ma aveva anche amato tanto. Ora si sofferma a guardarsi allo specchio, osserva le sue guance cadenti, controllando le medicine da prendere quotidianamente.

Quando si guardava allo specchio, ogni volta succedeva che in quel preciso momento non avesse memoria di cosa avrebbe visto, anche se ci faceva i conti tutti i giorni. Era un momento di dimenticanza felice che le si rivoltava malignamente contro.

Non è che volesse restare giovane: voleva invecchiare piano, con gentilezza, ma il suo corpo non era d’accordo.
Se ne stava davanti alla finestra aperta, nessun dolore al ginocchio, nessun capogiro; si sarebbe diretta al giardinetto del sagrato come era sua abitudine, e che tanti ricordi, emozioni, pensieri suscitavano. Al giardinetto si recava nel pomeriggio ed esponeva la sua attività. Un cartoncino su una pila di libri con su scritto, “so ascoltare per tutto il tempo che ti serve”.
La vecchiaia poteva fornire dei vantaggi! C’era chi si sedeva e le chiedeva di raccontare una sua storia, oppure chi le chiedeva di leggere un libro.

Una nuova stagione della sua vita. L’ultima. Non poteva andarle meglio.

L’incontro con la piccola Viola, cresciuta con il padre perché non amata dalla mamma, le aveva fatto tornare in mente la sua storia. “Un’ equilibrista di distanze”, che aveva dovuto imparare a trattenere il fiato, e a non mostrare la gioia in un abbraccio. Viola era cresciuta silenziosa, solitaria. La madre quando lei nacque si rifiutò di prenderla tra le braccia. In questo modo si era tirata fuori da un gesto amorevole e materno per la propria figlia. Negli anni la guarderà solo da lontano, all’uscita di scuola.
E poi Giacomo e Serena, una giovane coppia di fidanzati. Giacomo possessivo e prepotente e Serena la sua preda, in soggezione e con un profondo senso di inferiorità.
Serena si sentirà molto legata a Cecilia e il profondo legame si trasformerà in un desiderio verso l’altra, che le coinvolgerà in una forte attrazione fisica.

Un libro dalle pagine intense come la penna della nostra autrice, dalla trama indagatrice sulla vita come se fosse la fine di una narrazione, sulla morte, sulle speranze, i desideri e le paure, e sul tempo passato e su quello che arriverà.