Gustavo Adolfo Rol. “Io sono la grondaia”: diari, lettere, riflessioni
- Autore: a cura di Catterina Ferrari
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
Gustavo Adolfo Rol è stato uno dei più grandi sensitivi della Storia, cristiano cattolico, dedito ad aiutare il prossimo utilizzando le sue straordinarie facoltà paranormali a Torino.
I giochi di carte, il teletrasporto, gli oggetti che oltrepassavano i muri, la chiaroveggenza, i viaggi nel passato e nel futuro, la sua capacità diagnostica e curativa, tutto era messo a disposizione gratuitamente di chi aveva bisogno. Durante la Seconda guerra mondiale con la sua carica spirituale esercitata su ufficiali tedeschi salvò molti giovani dalla morte e dalla deportazione.
Medici e chirurghi lo chiamavano all’ospedale per risolvere casi complessi. Visitava il Cottolengo per portare sollievo in un mondo marchiato dal dolore.
Chi meglio di lui stesso può raccontare la sua vicenda straordinaria, attraverso diari, taccuini, lettere ricevute e spedite. Federico Fellini, suo grande amico e compagno d’arte, aveva dichiarato che Rol era l’uomo più sconcertante che avesse incontrato.
Negli ultimi dieci anni di vita, il sensitivo era ormai novantenne, sempre bello, affascinante, elegantissimo, maestro di stile, ebbe ospite in casa l’amica sincera Catterina Ferrari a cui lasciò una quantità di inediti. Ora sono stati pubblicati, a cura della stessa dr.ssa Ferrari, con il titolo Gustavo Adolfo Rol - Io sono la grondaia: Diari, lettere, riflessioni (DeVecchi Editore, pp. 288, 2022).
Finalmente abbiamo Rol in evidenza, in controluce, senza insinuazioni malevole di trucchi che dovette subire per partito preso, da parte di incompetenti nel ramo della parapsicologia, scienza tutta da scoprire, non materialistica, che nella costituzione dell’uomo include lo Spirito Intelligente, così definito dal Nostro e sperimentato nelle facoltà più stupefacenti, divine.
Lo Spirito Intelligente è luce, creato da Dio e donato all’uomo per Grazia. Finalmente scienza e fede, in questa visione olistica, non sono più contrapposte, ma il primato direttivo è dato alla Grazia.
Rol, plurilaureato, coltissimo, aveva l’anima di un fanciullo. La sua umiltà gli fece dire:
"Io debbo necessariamente agire con spontaneità, sotto l’impulso di un ordine ignoto."
Lo stesso Goethe nutriva tali sentimenti.
Nel nostro tempo la razionalità ha tarpato le ali all’intuizione.
Il maestro dipingeva senza pennello, soprattutto rose, tracciando segni nell’aria, e in pochi minuti appariva il quadro compiuto, ancora umido, in acquerello.
La stessa cosa accadeva con i messaggi o disegni incisi su fogli intonsi, che l’artista sensitivo chiedeva ai presenti di piegare in quattro e riporre in tasca, e lì apparivano le comunicazioni.
Famosa e poetica, metaforica la definizione di se stesso come “grondaia”, lo strumento per convogliare l’acqua, quell’acqua spirituale che, bevuta, toglie la sete inestinguibile che nasce dall’egoismo.
Nell’autobiografia composta da tanti tasselli i pensieri da meditare non si contano, come quello del futuro che è specchio del passato. Riprende l’Ecclesiaste e ci presenta l’Ouroboros, la circolarità del tempo.
È un libro-testimonianza da cui emana tanta sapienza. Spesso anche malinconia, perché essere così diversi ed evoluti rispetto agli altri uomini genera isolamento e solitudine, pur avendo un’indole socievole e molto amabile come la sua.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Gustavo Adolfo Rol. “Io sono la grondaia”: diari, lettere, riflessioni
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