Hiroshima venticinque. Il futuro è un bambino che dorme
- Autore: Fabio Geda
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2012
Compiere 25 anni è un traguardo importante. È l’età più bella, quella in cui una sana incoscienza adolescenziale si mescola ad una nascente maturità derivata in questo caso dall’esperienza di una vita spesa nei locali della periferia italiana a scovare nuovi talenti e musicisti squattrinati che tuttavia posseggono quella luce particolare negli occhi, fresca, nuova, piena di significato in attesa di un’occasione per destarsi e uscire dal suo torpore.
Una luce che quando parte la musica, nessuno scorda più.
Questo è e questo fa "Hiroshima Mon Amour" lo storico locale di Torino che, in un libro + dvd edito dall’Edt (Lonely Planet), celebra l’intensa attività artistica dei suoi primi 25 anni riunendo i ricordi dei tanti artisti che a loro modo, hanno contribuito alla realizzazione di un sogno.
Dai comici Luciana Littizzetto e Dario Vergassola passando per Aldo, Giovanni e Giacomo ma soprattutto per una sfilza di musicisti interminabile a cominciare dai Subsonica, gli Africa Unite, i 99Posse, Eugenio Finardi, Skiantos, Dente e molti altri.
Il primo Hiroshima prende forma a Torino nel 1987 in via Belfiore, zona San Salvario! Un quartiere difficile a quei tempi che insieme a Porta Palazzo, rappresenta ancora oggi lo spirito multietnico della città. Bello e caratteristico certo, con tante culture diverse che si fondono l’una con l’altra, profumi e sapori da scoprire, ma la delinquenza era un problema molto grave. Negli ultimi tempi è stato riqualificato, mantenendo i tanti pregi ed attenuando parecchio i difetti.
Anche tutto il resto, o quasi, intorno a noi è cambiato e si sa, per restare al passo coi tempi bisogna sapersi rinnovare. Questa rivoluzione è soprattutto un percorso in cui la propria ‘identità’ raggiunta con tanti sacrifici viene, anzi, il più delle volte ‘deve’ essere smantellata e rigenerata facendo affidamento solo su ciò in cui si crede.
A Hiroshima Mon Amour non si sono fatti cogliere impreparati, poiché la loro filosofia è ‘assorbire e assimilare’ i cambiamenti, impregnarli di creatività e buttarli sul palco!
Dal 1998 il locale è stabile in Via Bossoli, l’edificio che li ha accolti dopo uno stop di due anni è un ex scuola e la zona è paradossalmente più lontano dal centro di Torino, forse perché la sua identità adesso è più forte che mai, tant’è che ha ormai superato i confini del capoluogo piemontese, che di questo ne va pur fiero, fino ad arrivare sulle pagine di uno dei più famosi fumetti in assoluto: Dylan Dog! Sul n.71, l’episodio ha come titolo ‘I Delitti della Mantide’. Vedere per credere!
Questo e molti altri aneddoti curiosi sono riportati nel libro, di cui si sono presi cura due torinesi ‘Amici’e storici frequentatori del locale: Fabio Geda (nel mare ci sono i coccodrilli - baldini e castoldi dalai), mago della narrazione, capace con il suo stile di ricreare le emozioni di una vera e propria avventura, fatta anche di momenti bui e incerti. I disegni invece sono affidati al tocco esperto di Davide Toffolo noto fumettista italiano nonché voce e chitarra del gruppo ‘Tre Allegri Ragazzi Morti’ formazione punk rock nata in Friuli all’inizio degli anni ’90 che proprio a Torino mosse i primi passi.
Merita un discorso a parte il dvd allegato dove attraverso le parole e le storie personali degli artisti ospiti, si esplorano temi da sempre trattati in maniera profonda all’Hiroshima e mai dati per scontato: l’attualità, la politica e l’impegno civile.
La risposta a questo titolo così enigmatico è molto semplice: chi conosce questo luogo, sa che di base ‘l’Hiroshima pensiero’ è proiettato verso ciò che ancora deve arrivare, senza avere paura di credere e dare fiducia a ciò che è nuovo o sconosciuto. L’unica cosa che non ha mai subito alterazioni di alcun genere fin dall’inizio è la passione per l’arte in tutte le sue sperimentazioni!
Non esiste un segreto per far funzionare le cose, ma va da sé che un ottimo team di lavoro affiatato e consolidato negli anni fa la differenza perché sono riusciti a creare e condividere uno spazio in cui chi ha qualcosa da dire ha la possibilità di farlo. In ogni caso quando questo bambino si sveglierà Hiroshima Mon Amour sarà pronto ad accoglierlo!
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