Hunger Games. Ballata dell’usignolo e del serpente
- Autore: Suzanne Collins
- Genere: Fantasy
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2020
Hungar Games. Ballata dell’usignolo e del serpente (Mondadori, 2020, trad. S. Brogli) arriva dopo dieci anni dalla pubblicazione in Italia dell’ultimo capitolo della trilogia di Suzanne Collins. Protagonista è Coriolanus Snow, che in questo prequel ha appena 18 anni, ma le cui ambizioni sono fin dall’inizio chiare. Suzanne Collins riesce a delineare con il suo tocco caratteristico un cattivo fin troppo umano. Quello che abbiamo imparato a conoscere come un burattinaio è stato a sua volta un burattino. Ha vissuto l’amore e le passioni che esso scatena, eppure sono state le decisioni assunte ad averlo indirizzato verso una vita di potere ma vuota.
Il giovane Snow è sopravvissuto alla guerra insieme alla cugina Tigris e alla signornonna. Loro sono tutto ciò che resta della nota e, una volta, ricca famiglia Snow. Coriolanus ha un obiettivo: quello di mantenere alto il nome di famiglia perché in fondo lo dice anche il loro motto, gli Snow si posano sempre in cima.
“Dieci anni dopo la vittoria, era ancora costretto a scansare grossi pezzi di marmo e granito per farsi strada a zigzag fino all’Accademia. A volte si chiedeva se i detriti non fossero stati lasciati lì per ricordare ai cittadini quello che avevano sopportato. La gente aveva la memoria corta. Occorreva farla camminare in mezzo ai calcinacci, obbligarla a staccare i luridi buoni del razionamento e assistere agli Hunger Games perché la guerra restasse viva nella mente. Dimenticare poteva indurre alla noncuranza, e a quel punto sarebbero tornati tutti al punto di partenza.”
Con Peeta e Katniss siamo stati abituati al grande spettacolo che rappresentano gli Hunger Games, eppure solo 64 anni prima erano un evento di scarsa risonanza e generalmente evitato. A cosa servivano? A ricordare la guerra e la debolezza dei distretti? A Coriolanous non interessa il motivo dei giochi, ma solo portare alla vittoria il suo tributo: Lucy Grey Baird. Questo significherebbe avere il denaro necessario a frequentare l’Università e a risollevare il nome di famiglia. Peccato che si troverà a fare i conti con l’amore per la giovane Lucy Grey, ragazza dalla voce melodiosa in grado di affascinare l’intera Panem, e un’amicizia non richiesta con Seianus Plinth, ora cittadino di Capitol City ma in passato abitante del distretto 2.
«Penso che non avrei picchiato a morte nessuno, se lei non mi avesse buttato in quell’arena!» la rimbeccò.
«Puoi prendertela con le circostanze, con l’ambiente, ma sei tu ad aver fatto le scelte che hai fatto, nessun altro. È molto da digerire tutto in una volta, eppure è fondamentale che ti sforzi di rispondere a questa domanda. Chi sono gli esseri umani? Perché è da quello che siamo che dipende il tipo di governo di cui abbiamo bisogno. Più avanti, mi auguro che sarai in grado di riflettere e di essere sincero con te stesso su ciò che hai imparato stanotte.» La dottoressa Gaul cominciò ad avvolgergli la garza intorno alla ferita. «E qualche punto al braccio è un piccolo prezzo da pagare.»
Si dice che dietro ogni grande uomo si celi una grande donna e ciò sembra essere vero anche per quanto riguarda il perfido Snow che, invece, potrà contare su due. Fondamentale per la crescita di Coriolanus è il rapporto con la dottoressa Goul, ferma sostenitrice degli Hunger Games e di ciò che essi rappresentano. Ancor più rilevante sarà il percorso volto alla consapevolezza dell’essere umano e di tutte le piccole sfaccettature che lo caratterizzano. Corio trova una giustificazione agli Hunger Games, a quelli che di fatto sono l’ennesima dimostrazione dell’incapacità umana di discernere il bene e il male, di imparare da alcuni degli sbagli più atroci. In una guerra si esce tutti perdenti, non importa per quale fazione si combatti, e a ricordarlo sono tutte le vite perse e spesso dimenticate.
Altrettanto fondamentale sarà proprio Lucy Baird, unica donna ad arrivare dritta al cuore di Corio e a capire in tempo che la battaglia interiore del giovane, la sua bussola morale ha deciso di pendere a sfavore. Prima vittima sarà proprio una persona a lui cara, forse la cui scintilla si nasconderà in Katniss e nell’ideale che essa finisce involontariamente per rappresentare. Ma questa è un’altra storia.
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