I colori dell’incendio
- Autore: Pierre Lemaitre
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2018
Il 4 settembre 2018 Pierre Lemaitre torna nelle librerie italiane con “I colori dell’incendio”, pubblicato da Mondadori (traduzione di E. Cappellini).
Fin dall’inizio l’autore tiene i lettori con il fiato sospeso con una scena altamente drammatica che non vogliamo svelare ma che cambierà il destino di molti.
“Nella vita di Madeleine tutto sembrò fare un passo indietro.
Protagonista del romanzo è Madeleine, sola con il figlio Paul, anche se ha spesso accanto André, il precettore del suo piccolo, alcune cameriere, tutto il personale che lavorava con e per il padre e perfino il fratello di lui, lo zio Gustave, insieme a moglie e figlie. Il marito di Madeleine, un truffatore, è da tempo in prigione e il piccolo Paul rappresenta tutto il suo mondo.
La morte del padre di Madeleine, l’anziano banchiere Marcel Péricourt, è l’inizio di una serie di vicende in cui sono presenti più e più personaggi: dai familiari, ai più stretti collaboratori tra cui Gustave Joubert, abile bancario ma non così gradito a Madeleine, dai dipendenti, fino a nuove amicizie strette durante la vicenda. La storia è scritta, anzi soprattutto orchestrata, in maniera magistrale, ingegnosa, astuta, a tratti subdola perché l’operato di ogni personaggio va ad incunearsi in quello degli altri provocando spesso sofferenze e dolore. La causa di tutto ciò? L’interesse e il denaro che fanno ad alcuni dimenticare i bisogni altrui nonché le vicende e le sofferenze del piccolo Paul.
Madeleine però non dimentica: pian piano si trasforma e da semplice figlia destinata solo ad una vita matrimoniale muta in una donna che inizialmente tenta invano di migliorare la situazione della propria banca ma compie errori colossali che cambieranno drasticamente la vita sua e quella di Paul e di cui approfitteranno molti fra coloro che ruotano nel suo ambiente. I ruoli s’invertono, lei non è più una ricca ereditiera ma solo una mamma che cerca di dar al bambino un’infanzia e poi un’adolescenza più serene rispetto alle sofferenze passate e, al contempo, una donna che non può e non vuole cancellare il passato.
Questa è solo una parte del romanzo, a cui fanno da sfondo le vicende che incendiano quegli anni: dalla crisi finanziaria del ’29 all’avvento dei nazionalismi, del potere in Germania e l’albore di quello che sarà uno fra i periodi più dolorosi della Storia del Novecento.
In tutto questo scenario si muove Madeleine che deve affrontare le intenzioni malevole e la doppiezza delle persone che la circondano; al contempo s’insinuano anche le storie di tanti con un susseguirsi di vittorie e sconfitte sia in campo economico che lavorativo ed anche affettivo.
Dopo il grande successo di “Ci rivediamo lassù” (Premio Goncourt 2013), Pierre Lemaitre torna a narrare le vicende, peraltro piuttosto inconsuete ma molto avvincenti, della famiglia Péricourt, uno dei cui eredi, Eduard, era già stato protagonista di quella che, al secondo atto, potrebbe definirsi una saga familiare, anche se i due romanzi narrano storie a se stanti.
Il talento dell’autore sta nel non lasciar mai i lettori nell’attesa. Lemaitre ci stupisce perché il romanzo è un susseguirsi di cambiamenti, di colpi di scena forti ma non irreali e la narrazione coinvolgente c’impedisce di non proseguire la lettura.
Lo scrittore riesce anche a inframmezzare la tensione degli eventi con parti più lievi in cui spiccano spesso figure femminili particolari: si va dalla maestosità del giunonico soprano che stringe amicizia con il piccolo Paul, al ritratto un po’ ironico, un po’ satirico delle gemelle nipoti del banchiere così brutte da non riuscir mai a trovar marito; si passa dalla rassicurante figura della governante polacca alla grazia ammaliante e felina di Léonce, prototipo dell’arrampicatrice sociale.
Va inoltre sottolineato il ritratto storico preciso che Lemaitre riesce a fare: questo romanzo è proprio il quadro di un’epoca, ma anche di più status sociali e lavorativi e di tante personalità con le loro diverse sfaccettature.
“I colori dell’incendio” è un vero “quadro d’autore” da assaporare dalla prima all’ultima pagina in attesa, a quanto pare, del libro che dovrebbe completare una magnifica trilogia.
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