I conquistatori
- Autore: Simon Scarrow T. J. Andrews
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2016
Britannia, 44 dopo Cristo: lo stato maggiore della seconda Legione è riunito a Calleva. Vespasiano ha sconfitto Carataco, ma non ha cancellato il pericolo britanno e il successore, il legato Lucio Eliano Celere, vuole regolare i conti con le tribù che minacciano pattuglie e fortini isolati. Uno sbarco nell’isola di Vectis (oggi Wight), il covo dei ribelli, è il primo scontro eccitante che apre il nuovo bestseller storico di Simon Scarrow, “I conquistatori”, un maxi libro edito da Newton Compton ad aprile 2016 (pp. 426, euro 9,90). La casa editrice romana vi ha riunito cinque romanzi brevi della saga Invader, che portano avanti le gesta della Legio II Augusta, avviate nella “Eagle Series”. Queste avventure storiche all’epoca dell’antica Roma, firmate dallo scrittore inglese nato in Nigeria in collaborazione con il londinese T. J. Andrews, erano state finora diffuse solo nel formato ebook, tra il 2014 e il 2015.
L’inverno è prossimo, ma le fortificazioni dei guerrieri Durotrigi non sono ancora pronte. C’è l’opportunità di andare sull’isola che serve da base per le scorrerie in terraferma e colpire prima che il gelo renda impossibile agire. Regolato il conto e liberate le retrovie, Roma potrà riprendere in primavera l’espansione verso il nord e l’ovest della Britannia. Il legato sostiene che il nemico non aspetta un’azione contro Vectis, la teme semmai in una parte diversa da quella dove sbarcheranno i Romani. Sbaglia: i pochi uomini della coorte dell’optio Orazio Figulo, un bravo legionario di origine gallica, trovano gli arcieri durotrigi a fare strage degli sbarcanti e devono reggere a una carica dei Britanni sulla spiaggia.
La descrizione dei combattimenti è condotta come sempre magistralmente da Simon Scarrow ed è agevole cogliere le ragioni della superiorità dei Romani nel combattimento organizzato contro l’impeto individuale degli avversari. Ranghi ordinati di legionari, protetti da armature, cotte di anelli di metallo e muri di scudi affiancati, colpiscono con i gladi corti la gola e il petto di nemici costretti ad esporre il torso nudo, in segno di coraggio, maneggiando le spade lunghe e pesanti che tanto amano. Mentre Figulo con pochi uomini facilita l’arrivo della quinta coorte, eliminando gli arcieri sulle falesie, una nave scatena provvidenzialmente sui britanni una pioggia di proiettili di catapulte e baliste. Lo sbarco è riuscito. I Durotrigi, i cui cadaveri appaiono denutriti, hanno mostrato però un disprezzo temerario della morte e questo non promette conquiste facili.
I lettori affezionati riconosceranno nel vice centurione gallo uno dei protagonisti della saga Eagle. I meriti acquisiti in servizio nella Legione li ricorda il legato in persona, nell’affidargli una missione speciale. Deve andare a trattare con un capotribù disposto a liberare dodici prigionieri romani in cambio di cibo.
Con molta circospezione quaranta romani e tre carri di grano raggiungono il villaggio, dove sono sorpresi da un’orda di Durotrigi, che vogliono uccidere i Romani e punire la tribù affamata. Figulo ordina la carica di quella mezza coorte, ha la meglio e nonostante qualche perdita torna al campo, con i prigionieri liberati, il grano e i Britanni superstiti della tribù che aveva proposto l’accordo.
L’optio ottiene un nuovo incarico, ma dovrà allontanarsi dalla seconda Legione, anche se al ritorno potrebbe ricevere la promozione a centurione. Deve scortare un delegato imperiale e un ex sovrano locale deposto. Destinazione Lindinis, città in crescita nel sud della Britannia, accanto a un fiume.
Questo conclude il primo titolo del romanzo, “La battaglia della morte”, che prosegue con gli altri quattro (“Il sangue del nemico”, “Il richiamo della spada”, “L’erede al trono”, “Muori per Roma”), ciascuno diviso in dieci capitoli. Molti personaggi nuovi si affiancano ai protagonisti già noti, nelle azioni a capofitto e situazioni estreme, senza un attimo di respiro, secondo lo stile arrembante di Simon Scarrow, ben assecondato da Andrews: pagine veloci, scenari selvaggi, gesti coraggiosi in contrasto ad atti vili, ardimento opposto a crudeltà indicibili.
Le colonne romane avanzano, gli agguati britanni si moltiplicano. Si fanno sempre più apprezzeremo i legionari, tra i quali si avvia a distinguersi Helva, una recluta scanzonata. Si fa sempre più odiare Calumo, il sacerdote sfregiato che comanda i sanguinari Druidi della Luna Nera.
L’età di questo capace sottufficiale della Legio II? Alto e robusto, volitivo e leale, sangue gallico, ottimo condottiero: Figulo ha solo diciannove anni, nemmeno venti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I conquistatori
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