I delitti di Varese. La prima indagine del magistrato Elena Macchi di Laura Veroni

Laura Veroni esordisce nel campo della narrativa con I delitti di Varese. La prima indagine del magistrato Elena Macchi (Fratelli Frilli, 2016), di cui protagonista assoluta della narrazione è il magistrato Elena Macchi, una donna che colpisce nella sua caratterizzazione personale e lavorativa.

“Testarda, caparbia, determinata, tenace, presentava più i tratti di un carattere maschile che femminile. Era alta, un fisico atletico, con una massa muscolare ben sviluppata e perfettamente delineata. I tratti del volto erano squadrati, la mascella ben delineata, il naso dritto alla greca, gli zigomi alti e spigolosi, lo sguardo di ghiaccio, occhi verdi dal taglio affilato, incorniciati da un paio di occhiali dalla severa montatura in tartaruga. Aveva i capelli biondo platino, era una donna affascinante […] con uno stile austero e sobrio, sicuramente di classe.”

Ambientato a Varese, una città, “a dimensione di uomo e la sua architettura svelava inaspettatamente una certa qual bellezza”, il romanzo racconta la prima indagine del magistrato Elena Macchi e del commissario Torrisi,

“un uomo sui cinquanta, capelli brizzolati dal taglio a spazzola e pizzetto grigio, profonde rughe gli solcavano il volto, facendolo sembrare molto più vecchio dell’età che aveva.”

Macchi e Torrisi sono entrambi impegnati a indagare su efferati omicidi che sconvolgono la città, tanto più incomprensibili in quanto coinvolgono persone di grido della cittadina, come la famiglia di Giorgio Della Torre, con la sua tanto bella quanto enigmatica moglie Brunilde, che:

“Era una donna dall’aspetto fuori dal comune , di quelle che non passano inosservate, non tanto per la bellezza, quanto piuttosto per l’eleganza dell’incedere flessuoso e per lo sguardo. Aveva uno sguardo magnetico e seducente. […] Si sarebbe perso nel profondo dei suoi occhi azzurri, messi in risalto da una frangetta castana che sembrava indirizzare lo sguardo proprio lì, dentro al suo.”

Un’indagine delicata, dalle mille sfumature, un viaggio nel torbido delle relazioni umane, coperte dal velo della rispettabilità che tutto nasconde e giustifica, anche l’indefinibile e l’irragionevole.

I delitti di Varese. La prima indagine del magistrato Elena Macchi è una lettura curiosa, condotta con particolare abilità da Laura Veroni, che dissemina indizi e colpi di scena destinati a sconvolgere continuamente le indagini. Personaggi ben delineati, per una storia cruda e violenta, con forse qualche scena di sesso di troppo, caratterizzano un esordio destinato ad avere un proseguo di sicuro successo.