I demoni
- Autore: Fëdor Michajlovič Dostoevskij
- Genere: Classici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2021
Dostoevskij è uno dei pochi autori della letteratura mondiale che non ha bisogno di nessuna introduzione. Moltissimi suoi libri sono diventati classici senza tempo e, nonostante siano passati più di 150 anni dalla pubblicazione di alcune delle sue opere più famose, i suoi romanzi continuano a dominare le classifiche ancora oggi.
Non esiste generazione che non abbia mai dovuto affrontare, almeno una volta nella propria vita, un testo dello scrittore russo. È difficile che, un lettore, non si sia mai imbattuto in Delitto e castigo o ne I fratelli Karamazov.
Non perché passare per queste opere è obbligatorio, ma perché, questi libri, come Memorie del sottosuolo, parlano di noi e a noi. I testi di Dostoevskij non sono importanti perché sono dei classici, la loro importanza sta nel fatto di essere utili, ci servono per codificare il mondo che ci circonda, e, I demoni (Mondadori, 2021, traduzione di Mirco Gallenzi), non è un’eccezione.
L’autore scrive:
“Io stesso credo nelle mie bugie. La cosa più difficile nella vita è vivere e non mentire… e… e non credere alle proprie bugie, sì, sì, è proprio questo!”
I demoni è tra le opere più sottovalutate di Dostoevskij, una delle motivazioni può essere l’ostica apertura del romanzo, il quale ci mette poco più di cinque capitoli per ingranare. L’inizio del libro sembra raccontare semplicemente il passato di due persone, che, seppur stravaganti, non sembrano meritare le 750 pagine del romanzo.
Stepan Trofimovič e Varvara Petrovna fanno da apripista alla spietata storia che vuole raccontare lo scrittore nato a Mosca il 1821.
I veri protagonisti, nonostante siano presenti per la maggior parte del libro, non sono loro, bensì i loro figli, cioè: Pëtr Stepanovič e Nikolaj Vsevolodovič Stavrogin, i quali, insieme al loro gruppo terroristico, fanno da manifesto ad un pensiero politico che stava investendo l’Europa alla fine del XIX secolo.
Dostoevskij narra le azioni di questi demoni, che compiono atrocità, in nome di un nichilismo scaturito dalla pessima situazione socio-economica che viveva, in quel periodo, l’impero russo. Arrivando a raccontare, mostrando con ironia l’assurdità del ragionamento, la strana teoria di uno dei personaggi principali, Kirillov, con queste parole:
“Chiunque vuole la libertà fondamentale deve avere il coraggio di uccidersi. Chi ha il coraggio di uccidersi ha svelato il segreto dell’inganno. Non c’è altra libertà. È tutto qui, non c’è nient’altro. Chi ha il coraggio di uccidersi è Dio. Ora ognuno può far sì che Dio non esista e non esista niente. Finora non l’ha mai fatto nessuno”.
È inutile nascondere che I demoni sia un romanzo molto complicato, in quanto mette in mostra un’ideologia che, a volte, è difficile da comprendere.
Dostoevskij racconta la storia da parte dei terroristi, nel libro non sembra mai esserci il bene, non c’è mai uno spiraglio di luce che permetta al lettore di respirare o di tranquillizzarsi.
Quello che descrive l’autore, è una nazione stanca dello Zar, che sta iniziando a mettere in moto l’enorme macchina della rivoluzione, la quale arriverà solo nel 1917.
Quella raccontata dallo scrittore russo è una società che non riesce più ad entrare in contatto con il presente, una società che cerca di cambiare il mondo con atti estremi, con omicidi, con incendi, in nome di un ideale superiore.
Ed è qui che entra in gioco la grandezza di Dostoevskij, in quanto, l’autore, seppur con grande grazia, non ha paura di mettere in mostra l’assurdità di tutti questi pensieri. Non ha bisogno di far entrare in scena l’eroe della storia, lui, da solo, usando soltanto le parole, mette alla berlina tutte le idee propagandate, smontandole senza entrare nel racconto. Ci riesce, semplicemente, mostrando, nero su bianco, il loro pensiero.
Fëdor Michajlovič Dostoevskij non lascia scampo a nessuno, nemmeno al lettore, il quale è costretto a leggere dei disastri del nichilismo che lo scrittore russo descrive con con queste parole:
“È tutto un incendio doloso! È il nichilismo! Se qualcosa brucia, allora è il nichilismo”.
I capolavori (L'adolescente - Delitto e castigo - I demoni - I fratelli Karamazov - Il giocatore - L'idiota - Memorie dal sottosuolo - Le notti bianche - Racconti - Il sosia - Umiliati e offesi)
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I demoni
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