I fantasmi dell’isola
- Autore: John Grisham
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2024
Mondadori nella Collana “Omnibus” edita I fantasmi dell’isola (2024, titolo originale Camino Ghosts, traduzione di Luca Fusari) nuovo romanzo dell’autore statunitense John Grisham.
Lo scrittore, nato a Jonesboro (Arkansas) l’8 febbraio 1955, vive in Virginia e in Mississippi ed è universalmente riconosciuto come il re del Legal thriller.
“Ho una storia, Mercer. Forse la migliore di sempre”.
Bruce Cable, proprietario di un negozio di libri a Camino Island “Bay Books”, racconta a Mercer Mann, giovane scrittrice e novella sposa, la storia di Dark Isle, isola deserta, una di quelle piccole isole-barriera tra la Florida e la Georgia, dove nessuno ci ha mai costruito, lunga meno di cinque chilometri e larga uno e mezzo, con spiagge incontaminate. una specie di isola dei fantasmi.
Verso la metà del Diciottesimo secolo ci si installò una comunità di schiavi in fuga dalla Georgia, che allora era governata dagli inglesi. La Florida, invece, era sotto gli spagnoli che, pur non vietando la schiavitù, davano asilo ai fuggiaschi dalla Georgia e dalle colonie britanniche. Ne nacque una lunga faida, perché la Georgia rivoleva indietro gli schiavi, ma gli spagnoli negavano e pur di dare fastidio alle colonie inglesi li proteggevano.
Intorno al 1760 una nave negriera, che rientrava dall’Africa occidentale, era in procinto di attraccare a Savannah, quando da nord arrivò un terribile ciclone, la investì e la spinse verso sud, danneggiandola gravemente. Era una nave della Virginia chiamata Venus, e trasportava circa quattrocento schiavi, ammassati come sardine. Tanti erano già morti durante il viaggio. Le condizioni a bordo erano inimmaginabili, la Venus affondò a circa un miglio dalla costa di Cumberland Island. Gli schiavi avevano i ceppi a mani e piedi e annegarono quasi tutti. Qualcuno però riuscì ad aggrapparsi al relitto e andò alla deriva fino a Dark Island, o Dark Isle, come venne poi ribattezzata, perché a quella data non aveva ancora un nome. I sopravvissuti furono portati in salvo dai fuggiaschi della Georgia, che insieme a loro fondarono una piccola comunità. Negli oltre due secoli che sono trascorsi da allora sono morti o se ne sono andati, e adesso l’isola è deserta.
Lovely Jackson, ottant’anni, autrice di Dark Isle. L’isola degli schiavi, nonché l’ultima discendente di Dark Isle ancora in vita, sostiene di essere l’unica proprietaria dell’isola. Ma gli speculatori immobiliari, simili ad avvoltoi, non vedono l’ora di cementare l’isola, sfregiando per sempre quella porzione di paradiso. Lovely non intende vendere l’isola, da lei considerata terreno consacrato. I suoi avi sono seppelliti laggiù. Una sua antenata era sulla Venus, si chiamava Nalla, una specie di sacerdotessa vudù africana. Gli speculatori immobiliari hanno gli avvocati e sono un gruppo agguerrito e dicono che non ci sono attestazioni che Lovely sia nata sull’isola. Bruce Cable, Mercer Mann e Steven Mahon, avvocato esperto in battaglie ambientaliste, si mettono a fianco di Lovely cercando di vincere una battaglia durissima.
“La richiesta che le venisse riconosciuta la proprietà dell’isola si fondava sul principio legale dell’usucapione. Lei e i suoi antenati erano vissuti a Dark Isle “in modo manifesto” e “noto”, senza interferenze né interruzioni, per oltre duecento anni”
.
Dopo Il caso Fitzgerald (2017) e L’ultima storia (2020), John Grisham riporta l’affezionato lettore a Camino Island, riproponendo due personaggi accattivanti, Bruce Cable e Mercer Mann.
Razzismo, ingiustizia sociale e corruzione, temi cari all’uomo e all’avvocato Grisham che in questo romanzo sono al centro di una trama avvincente che evidenzia le contraddizioni della società statunitense.
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