I fiori di sabbia di Corban Addison

Un romanzo delicato e coraggioso che affronta un tema forte e purtroppo assai attuale nella realtà africana: la violenza sessuale ai danni delle bambine.

La delicatezza e la dolcezza sono nelle parole attraverso cui l’autore descrive la piccola protagonista, Kuyeya, ragazzina zambiana orfana di madre e affetta dalla sindrome di Down, simbolo dell’innocenza e vittima di una delle colpe più barbare e meschine di cui l’uomo può macchiarsi, la “profanazione”, come viene definito nel testo lo stupro. Il coraggio, invece, è tutto da riscontrare nella figura della brillante avvocatessa americana Zoe Fleming, che con passione e determinazione, grazie anche all’aiuto del poliziotto zambiano Joseph, lotta affinché la causa di Kuyeya possa trovare giustizia, in un’Africa corrotta e povera dove i colpevoli rimangono impuniti e i mezzi per difendere la realtà vengono negati. Il test del DNA, infatti, avrebbe potuto rappresentare una prova schiacciante per incastrare il responsabile. E invece è solo grazie alle estenuanti ricerche, alle indagini condotte col sostegno di Joseph e all’abilità del team dei suoi colleghi avvocati, che Zoe riuscirà alla fine a riscattare il dramma di Kuyeya e a liberare se stessa dal peso di un terribile passato che tanto la avvicina alla piccola amica. Nel caso giudiziario che coinvolge la bambina si intreccia, infatti, la storia personale di Zoe, figlia di una appassionata filantropa da cui eredita la sua missione e l’amore per l’Africa e di un senatore del Congresso in lizza per la Casa Bianca, altra faccia di un’America ipocrita, sprezzante e individualista. Il bisogno di giustizia che anima la ragazza la spinge a combattere e a lavorare con tutte le sue forze a difesa di una realtà, quella africana, spesso percepita troppo lontana e alla quale si guarda con pregiudizio e distacco, piuttosto che impegnarsi concretamente per migliorarla con le risorse a disposizione. Zoe è l’immagine del mondo sviluppato occidentale giovane, pulito e generoso, pronto a sostenere le cause dei meno fortunati e che non volta lo sguardo dinanzi alle difficoltà (anche la sua storia d’amore, infatti, sarà messa alla prova da un ostacolo apparentemente insormontabile…).

Un libro intenso, questo del giovane autore Corban Addison, anche lui come Zoe avvocato impegnato nella difesa dei diritti umani e “malato” d’Africa. E’ un testo di denuncia, con tematiche reali e complesse. E’ al tempo stesso avvincente e accattivante come un poliziesco, un “legal thriller” dallo stile curato e dal ritmo scorrevole. Per nulla scontato, è anzi un romanzo tenero e appassionante, in cui anche la storia d’amore tra Zoe e Joseph, seppur prevedibile sin dalle prime pagine, è condita da quell’elemento di incertezza che porterà i due giovani a lottare e a rinnovare ogni giorno l’intenzione di difendere e salvaguardare il loro amore. Un libro consigliato a chi voglia riflettere, emozionarsi e anche commuoversi.