I giganti del lavoro sociale
- Autore: Bruno Bortoli
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Centro Studi Erickson
Grandi donne (e grandi uomini) nella storia del Welfare 1526-1939
Tendiamo sempre a dare lo stato sociale per scontato, appoggiandoci a questa scontatezza per reclamare diritti e ricordare doveri: è giusto che sia così, ma farebbe bene, almeno ogni tanto, essere consapevoli che lo status quo, per quanto migliorabile, è solo il punto di arrivo di un’evoluzione storica.
Tanto per ricordarci che sono le singole persone a spingere la storia, ecco un saggio che ci propone le brevi biografie di decine e decine di "giganti" del lavoro sociale, dagli inizi dell’età moderna fino alle soglie della seconda guerra mondiale.
Troviamo sia nomi noti (S. Vincenzo de Paul), sia altri che, almeno in Italia, quasi nessuno ha mai sentito nominare (vi dicono qualcosa Amos G. Warner o Sophonisba Breckinridge?); nomi che provengono dall’ambiente religioso e altri che cercano di svincolarsi da esso per fondare l’attività sociale su basi scientifiche.
Più che mettere in luce qualcuno a discapito di altri, qui vorrei porre l’accento sulla vastità della bibliografia su cui si basa questo saggio e sul buon inquadramento storico che precede le singole biografie. Non a caso Bortoli insegna nei corsi di Laurea di Servizio sociale alla Cattolica di Milano.
Il merito più grande del saggio, però, a mio parere, è proprio la scelta di puntare sulle singole biografie, sulla personalizzazione. Ci sono sì medici, umanisti e religiosi che hanno dedicato tempo, forze e risorse al lavoro sociale, ma ci sono anche molte persone che ne hanno fatto una scelta di vita per ragioni al di là del proprio background culturale e religioso (moltissime sono donne).
Prova che per dedicarsi al servizio degli altri non servono titoli, ma volontà.
I giganti del lavoro sociale. Grandi donne (e grandi uomini) nella storia del welfare (1526-1939)
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