I gioielli indiscreti di Denis Diderot

Tra la redazione di un articolo dell’Enciclopedia e la scrittura di un trattato filosofico, Denis Diderot, uno dei maggiori esponenti dell’Illuminismo, scrive le pagine di un testo esilarante e divertente, una pungente satira nei confronti della società francese a lui contemporanea, sotto il dominio di Re Luigi XV, le Bien Aimè che tanto amava i pettegolezzi di corte e vedersi circondato di amanti. Ambientate nel regno del Congo, le vicende di Mangogul-Luigi XV, della favorita Mirzoza-Madame Pompadour e della corte si susseguono nello stile tipico della fiaba esotica, sulla scia del tanto amato Le mille e una notte e di un antico fabliaux che fa da modello a I gioielli indiscreti.

Donne mondane, mettete da parte la museruola, sottomettetevi alla volontà di Brama. Lasciate che la voce dei vostri gioielli risvegli quella delle vostre coscienze; e non arrossite nel confessare crimini che non avete avuto vergogna di commettere.

Annoiato, il sultano Mangogul cerca di trovare un modo per ingannare il tempo e divertirsi un pò. Interpellato il genio di corte, Mangogul ottiene un anello che gli permette di far parlare i gioielli delle donne. Quale scandalo! Vocette stridule o musicali si levano da sotto le gonnelle delle dame che circondano il sultano e confessano a tutti le proprie avventure. Donne frustrate, donne appagate, amanti incallite o adultere per una sola volta, tutte sono costrette a sentir parlare i propri gioielli più che mai decisi ad esprimersi liberamente, anche se questo significa rovinare la reputazione delle padrone. Scoppia un caso che coinvolge tutto l’ambiente di corte: i sapienti scienziati analizzano il problema, ipotizzano, sciorinano tesi sulla natura del fenomeno; i poco pii religiosi-bramini annunciano la vendetta di Brama, divinità locale, disgustato dai liberi costumi degli abitanti del sultanato; i mariti cornuti insorgono e minacciano rivolte e separazioni; le donne, vittime della parlantina dei gioielli e del capriccio del sultano, cercano rimedi per mettere a tacere gli indiscreti strumenti di piacere. E’ il caos, ma Mangogul si diverte così tanto che a niente servono i rimbrotti della favorita Mirzoza, sua amante prediletta. Il sultano le ha promesso che non userà l’anello su di lei, come prova di fiducia, ma la preoccupazione non risparmia nessuna. Chi non ha qualche piccolo scheletro nell’armadio? E non bisogna credere che siano soltanto le reputazioni delle donne a venir rovinate. Anche i religiosi, i comandanti che mandano a monte campagne di guerra e gli uomini politici che ingenerano casi diplomatici hanno da temere e da tremare.

Ironico quadro di società, I gioielli indiscreti svela tutti i vizi e le bassezze dell’aristocrazia francese del 1700, dove opulenza, apparenza e lussuria sono sempre andate a braccetto.