I giorni perduti: un racconto
- Autore: Dino Buzzati
I giorni perduti è un breve racconto tratto dalla raccolta "Centottanta racconti" di uno dei più grandi autori italiani del Novecento, Dino Buzzati.
I personaggi sono due - il padrone della villa e un "ladro" - e in un certo senso anche le trame sono due: un apparente furto e la scoperta di ciò che realmente viene rubato. E’ proprio sul tema del furto che verte questa storia: dapprima in modo apparentemente ovvio e lineare, poi sottilmente sul capovolgimento di chi è veramente il ladro, che cosa ha rubato e come lo ha fatto.
In realtà il ladro è il padrone di casa, Ernst Kazirra, "ladro" dei suoi stessi giorni, che gli sono sfuggiti tra le dita. Si è derubato dei suoi rapporti umani per inseguire le sue ambizioni di carriera. Le cose rubate non sono beni materiali, ma al contrario è il conseguimento dei beni materiali la causa del vero "furto", quello dei suoi affetti, delle persone e del cane che gli erano affezionati.
Il significato che ognuno di noi può ravvisare nel racconto è tanto più ampio quanto più l’autore si è mantenuto in disparte, dietro le quinte delle sue stesse parole, trasformando noi stessi nel protagonista della storia attraverso i nostri occhi di lettori, testimoni di ciò che vede e sente il protagonista. Quanto di tutto ciò costituisca un’attività conscia o inconscia dipende solo da noi. Una lettura attiva può regalarci qualcosa di molto prezioso, un’esperienza che unisce al gusto per un testo gradevole e ben costruito il sapore della scoperta di significati nascosti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I giorni perduti: un racconto
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