I miei primi 25 aprile
- Autore: Bernardo Bertolucci
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2016
Nel libro “I miei primi 25 aprile” (L’Io e il Mondo di TJ, 2016) tre grandi personalità, il regista Bernardo Bertolucci e i partigiani Ibes Pioli “Rina” e Renato Romagnoli “Italiano”, hanno accolto l’invito di una piccolissima casa editrice bolognese che autoproduce e autodistribuisce le sue pubblicazioni, cercando di parlare ai bimbi della scuola primaria su temi “impegnativi”, per raccontare ai bambini la Resistenza, la Liberazione, i Partigiani.
“C’è una canzone che forse conosci. È una vecchia canzone italiana cantata ancora oggi in tutto il mondo”
Caro bambino degli anni Duemila devi sapere che “Bella ciao” viene cantata quando la libertà è calpestata, quando ci sono atti di guerra, di terrorismo e di razzismo. Il canto è nato durante la Resistenza e dal giorno della Liberazione, il 25 aprile 1945, ne è diventata il simbolo. A ragione tu ti chiederai cosa voglia dire la parola Resistenza, quale era stata
“la forza a cui ci si opponeva e contro la quale i tuoi bisnonni, le tue bisnonne e i loro amici hanno resistito”
Forse bambino contemporaneo ancora non hai studiato a scuola il Ventennio fascista, chi ha resistito lo ha fatto contro il fascismo, il suo regime dittatoriale e le leggi razziali entrate in vigore nel 1938,
“contro chi si credeva un essere superiore agli altri”
La partigiana Rina racconta che nel 1938 faceva atletica allenandosi tre giorni a settimana insieme a tre ragazze delle quali all’improvviso una di loro scomparve
“la cercammo, solo allora facemmo caso fosse di origine ebraica”
Soltanto dopo Rina aveva saputo che la sua amica era stata condotta al campo di prigionia di Auschwitz in Polonia. Nelle prigioni erano stati incarcerati intellettuali, poeti, scrittori e oppositori del regime. Bambino di oggi devi sapere che tanti preti e suore aiutavano gli antifascisti nascondendoli nelle segrete delle chiese e nei conventi. Il 10 giugno del 1940 inizia per il nostro paese la Seconda Guerra Mondiale. Leggi in queste pagine come si arrivò alla data dell’8 settembre 1943, quando con l’armistizio firmato con gli anglo-americani, nacque ufficialmente la Resistenza.
“Tutti i piccoli e grandi atti di resistenza individuale o da parte di gruppi si uniscono in una sola lotta di Liberazione”
È importante sapere che non si diventava partigiani perché si era comunisti, socialisti o cattolici, ma per conquistare la libertà e la pace. La partigiana Rina tiene a precisare che la Resistenza e la Liberazione sono state una lotta, non una guerra.
“Perché noi la guerra non l’abbiamo dichiarata, anche se l’abbiamo fatta. È stata una lotta. Per la libertà e la pace”
Le donne hanno avuto un ruolo decisivo “tenevano i collegamenti tra le brigate partigiane”. Durante quel periodo difficile e travagliato, l’obiettivo era conquistare la libertà e la pace, in seguito ottenute quelle, si sarebbe discusso, ciascuno con le proprie idee, quale futuro dare all’Italia. Finita la guerra, la nuova Italia sarebbe nata dal confronto civile e democratico attraverso l’Assemblea Costituente che avrebbe scritto la nostra Costituzione. Caro bambino ora che conosci le parole di “Bella ciao” e il loro significato, cantala anche quando vedi che persino nelle democrazie, fenomeni come la corruzione, le mafie, i terrorismi, i razzismi e i fanatismi religiosi minacciano la pace e la libertà. Un piccolo e prezioso libro, ricco di notizie storiche, che intende rivolgersi ai bambini tra sei e dieci anni, la prima intera generazione i cui nonni non hanno vissuto né il fascismo né la guerra. Con “I miei primi 25 aprile” Bernardo Bertolucci, regista emiliano del film “Novecento” (1976), Rina e “Italiano” insegnano ai nostri bambini che la Resistenza è stata non solo militare ma anche civile, perché fu fatta, anche senza armi, dalla maggioranza degli italiani.
“Una stellata notte allor consoli / Nostra tremante quiete, quale questa Che s’apre dolce e silente / Su te, lucciola morente” (Attilio Bertolucci, 1911-2000).
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I miei primi 25 aprile
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