I misteri della montagna
- Autore: Mauro Corona
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2014
Vi è mai capitato di passare almeno una giornata completamente soli in montagna, in estate o in inverno non è il periodo o la stagione che fanno la differenza, fatto sta che è un’emozione inenarrabile. Beh, se non vi siete mai cimentati in un’esperienza del genere, io ve la consiglio vivamente. Rifugiarsi nella natura, vivendola e allo stesso tempo contemplandola in ogni suo particolare, in ogni sua forma di vita, è un qualcosa di speciale, di vero, che nessun altro mezzo o strumento tecnologico creato dall’uomo può offrirvi. La montagna accoglie tutti nella sua umile dimora, non fa preferenze o distinzioni ma solo a chi la sa rispettare e ascoltare veramente rivela i suoi segreti e fa scoprire i suoi misteri. Se siete attratti da questa proposta, però il lavoro o gli impegni di ogni giorno non vi permettono di vivere una tale esperienza, una tra le ultime produzioni dello scrittore, alpinista e scultore friulano Mauro Corona fa al caso vostro.
Sto parlando nello specifico del romanzo autobiografico “I misteri della montagna” (Mondadori, 2014), in questa sorta di racconto non vi è la presenza di un protagonista che viene evidenziato in misura maggiore o minore nel corso della narrazione, o meglio, più precisamente vi è una specie di “personaggio”, di figura di punta, che funge da perno fondamentale in tutto il racconto, la natura. Si presenta sotto varie forme e aspetti, astratte o concrete, una volta come fruscio del vento, un’altra come cerbiatto o gufo, vi è una continua trasformazione e mutazione dei cosiddetti “personaggi” che costituiscono il grande ecosistema della montagna, numerosi sono poi i cambiamenti favoriti dallo scorrere degli anni e dal cambio delle stagioni. L’autore non si limita a dare un giudizio personale sul tema trattato, va a più a fondo, rivela una delle sue parti più intime, qual è l’infanzia, parlando delle lunghe giornate, dei mesi trascorsi in compagnia del nonno e dei suoi due fratelli, fra le braccia di quella “grande chioccia”, che permetteva loro di apprendere e scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo, sperimentando e avventurandosi negli abissi di quel vasto territorio popolato in maggior misura da alberi e muschio. Capitava spesso un fatto spiacevole o un qualcosa di inaspettato che sconvolgeva i pronostici e ribaltava la situazione, come un temporale o una nevicata, ma serviva a far capire ai tre ragazzi che in fondo la montagna non è cattiva o perfida nei confronti dell’uomo, lascia sempre libero ingresso, non costringe nessuno a non visitarla, sta a noi capire quando è il momento di fermarci, di lasciare che la natura faccia il suo corso.
Concludendo, nel racconto di Mauro Corona trova spazio anche una parte di denuncia, di critica ai poteri forti che ci governano, perché troppo spesso accade che questo bellissimo e invidiabile patrimonio che abbiamo, che ha fatto da culla a molteplici generazioni di uomini e ha permesso la stesura di una parte della nostra storia, troppe volte venga ignorato e lasciato al dimenticatoio, perché questo libro vuole essere oltre che ad una fondamentale testimonianza di vita anche un grido di aiuto, verso una montagna povera, verso un mondo, una cultura e delle tradizioni che si rischia vadano perse.
I misteri della montagna
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