I misteri di Chalk Hill di Susanne Goga

I misteri di Chalk Hill (Giunti, 2015, tradotto da Lucia Ferrantini, titolo originale: Der verbotene Fluss) è l’avvincente volume di Susanne Goga, nata in Germania nel 1967, che unisce con maestria romanzo storico e thriller.

“Oggi sono arrivata a Chalk Hill. Ancora non so dire molto sulla famiglia con la quale vivrò. Il cocchiere è un grande chiacchierone, la governante fredda e severa, la cameriera amichevole, ma sembra avere molta paura della governante”.

Charlotte Pauly, giovane istitutrice tedesca, così scriveva nel suo diario le prime impressioni sugli abitanti di Chalk Hill, magnifica dimora situata nel Surrey vicino alla contea di Dorking di proprietà di Sir Andrew Clayworth, illustre membro del Parlamento. In un giorno di mare calmo del settembre del 1890, Charlotte aveva attraversato il canale della Manica e la catena delle bianche scogliere di Dover, incoronata dall’erba bianca brillante, sembrava dare il benvenuto alla ragazza nel Paese straniero, che presto sarebbe divenuto la sua casa. La terra natia che Charlotte si era lasciata alle spalle, un piccolo paese del Brandeburgo vicino Berlino, dove la terra era grande e piatta, con tante foreste e poderi maestosi, la attirava indietro e allo stesso tempo la spingeva avanti. La Germania era la sua patria e il pensiero di non tornare per un lungo periodo di tempo sgomentava l’istitutrice ma gli ultimi mesi avevano lasciato dentro di lei una serie di ferite che in quella terra non sarebbero mai guarite. Ecco perché Charlotte aveva cercato e trovato un nuovo posto di lavoro in Inghilterra nell’aristocratica magione di Sir Andrew Clayworth, illustre membro del Parlamento. A Chalk Hill, arredata con gusto e raffinatezza, Charlotte avrebbe avuto il compito di prendersi cura dell’istruzione dell’unica figlia di otto anni del gentiluomo, da poco rimasto vedovo. Emily, ragazzina affettuosa e obbediente, aveva i capelli castano scuro con ricci un po’ selvaggi. Ma la cosa che più colpiva dell’aspetto esteriore di Emily era il suo sguardo: gli occhi della piccola erano “dell’azzurro più azzurro che ci fosse in natura”. Fraulein Pauly l’aveva capito fin dal primo istante, la sua allieva era “una bambina fuori dal comune”. Appena arrivata a Chalk Hill, costruzione in mattoni dall’aspetto straordinariamente imponente nella quale dominava la torre rotonda che si ergeva a un angolo dell’edificio, “degna di un castello”, Charlotte aveva avuto l’impressione che su ogni cosa regnasse uno strano silenzio. Forse tutto ciò era dovuto al fatto che Lady Clayworth era scomparsa da pochi mesi, quindi il manto di imperturbabilità che avvolgeva ogni cosa era probabilmente dovuto al lutto recente. Mrs Evans, la governante di Chalk Hill aveva sistemato la nuova istitutrice proprio in quella torretta d’angolo che aveva tanto colpito la ragazza al suo arrivo. Una stanza meravigliosa, rotonda, accogliente e luminosa grazie alle svariate finestre e arredata con mobili su misura.

“Era la stanza da ragazza di Lady Ellen Clayworth. È cresciuta qui... Questa è la casa dei suoi genitori”.

C’è un mistero dietro il comportamento austero e i modi gelidi del padrone di casa, mentre gli incubi notturni di Emily nascondono qualcosa. Solo l’istitutrice sarebbe stata in grado di venire a capo dell’enigma e di quel segreto che Chalk Hill non aveva nessuna intenzione di svelare.

“Su Chalk Hille e sula famiglia Clayworth aleggiava un segreto, ormai era chiaro, ma non poteva sopportare l’idea che chiunque incontrasse ne sapesse più di lei”.