I quattro fiumi di Fred Vargas e Baudoin

I quattro fiumi (Einaudi, 2010) è la prima (e per ora ultima) graphic novel scritta da Fred Vargas, pseudonimo della grande giallista francese Frédérique Audouin-Rouzeau. Anche in questo libro, Vargas riesce a stupire il lettore con la sua storia assolutamente originale, anche se non al livello di capolavori come "La cavalcata dei morti" o "Sotto i venti di Nettuno". Suppongo che la storia dovesse essere un poì più corta e semplice del solito, per adattarsi meglio allo stile di una graphic novel.

Questa volta il commissario Adamsberg è alle prese con un furto: Gregoire e Vincent sono due ladruncoli di strada (il primo sempre con i pattini ai piedi, l’altro sempre in moto) che decidono di rubare una borsa ad un vecchio signore. Il colpo si rivela piuttosto semplice e ben pagato: nella borsa ci sono infatti ben trentamila sacchi, il resto del contenuto però riesce a spaventare i ragazzi: denti e capelli umani, tarocchi e strani libri. Quella notte, Vincent viene ucciso ela sua casa messa sottosopra. Gregoire sa che chi ha ucciso il motociclista: qualcuno che voleva la borsa e che ora si metterà alla sua ricerca. Adamsberg ha un’idea dell’assassino, sarà quella giusta? Riuscirà a non far uccidere anche il pattinatore?

I quattro fiumi è un giallo che non delude e una graphic novel che stupisce. Ad occuparsi dei disegni del libro, è l’artista Badouin, che con immagini e un tratto molto particolari e molto adatti alla storia riesce a completare al meglio l’opera di Vargas.
L’alternanza di testo e disegni dà un ritmo particolare alla graphic novel e spinge il lettore a stare attento a tutti i dettagli e a risolvere da solo il caso. Inoltre
finalmente (per chi ha già letto le altre opere della scrittrice) i personaggi quali l’ispettore e il suo vice hanno un volto, che è esattamente quello che ci si aspettava.