Con una nuova veste grafica la casa editrice veneziana riedita quattro romanzi di Liala, pseudonimo di Amalia Liana Negretti Odescalchi coniugata Cambiasi (Carate Urio, 31 marzo 1897 - Varese, 15 aprile 1995), fra le più note autrici di romanzi rosa del Novecento, la cui intera produzione letteraria è edita da Sonzogno.
Liala: i romanzi in una nuova edizione
I volumi da (ri)leggere tutti d’un fiato per poi donarli alle ragazze di oggi per aiutarle a capire cosa voleva dire amare nel secolo scorso, sono:
- Signorsì (Sonzogno 2023, pp. 336, 12 euro) romanzo d’esordio di Liala, pubblicato per la prima volta da Mondadori nel 1931 e che ha definito il canone di un nuovo genere: il romance italiano.
- Donna Delizia (Sonzogno 2023, pp. 384, 13 euro), pubblicato per la prima volta da Sonzogno nel 1944.
- La casa delle lodole (Sonzogno 2023, pp. 208, 11 euro), pubblicato per la prima volta da Sonzogno nel 1941.
- Una notte a Castelguelfo (Sonzogno 2023, pp. 336, 12 euro), pubblicato per la prima volta a Bologna da Cappelli nel 1952.
Chi era Liala? La biografia di una scrittrice
Leggendo la biografia della più amata autrice italiana di romanzi d’appendice, comprendiamo perché Gabriele D’Annunzio, volle dare a Liala uno pseudonimo il cui nome contenesse ortograficamente un’ala.
“Ti chiamerò Liala, perché ci sia sempre un’ala nel tuo nome”.
C’era una volta una bambina bellina e sensibile nata in un paesino, Carate Lario, che si affaccia sul lago di Como. I genitori di questa principessina in erba si chiamavano Tommaso Negretti, di professione farmacista, che aveva assunto anche il nobile cognome materno Odescalchi, e Petronilla Picci, di nobili origini. Come spesso avviene anche nelle favole, il padre di Amalia morì quando la piccola aveva solo due anni, per tenere sempre vivo il ricordo del padre, la giovane dopo aver frequentato il liceo Alessandro Volta di Como, si iscrisse a Farmacia all’Università degli Studi di Pavia. Ma nel 1919 Amalia interruppe gli studi, sposando l’affascinante marchese Pompeo Cambiasi, ufficiale di marina, di ben 17 anni più di lei.
Da questa unione nacquero due figlie, Primavera e Serenella. Ma l’unione matrimoniale durò poco e i due sposi si separarono. L’amore entrò inaspettato e all’improvviso nella vita di Liala, come spesso avviene anche nella vita reale. Fatale fu l’incontro con il marchese Vittorio Centurione Scotto, ufficiale della Regia Aeronautica, il grande amore della vita della futura scrittrice. Ma il destino tese una trappola ai due amanti: nel 1926, Centurione Scotto, al comando del suo idrovolante durante un allenamento per la coppa Schneider, morì precipitando nel lago di Varese.
Come superare questo scherzo della sorte? Scrivere fu la panacea per la giovane Amalia, riversare sulla carta il dolore e la disperazione.
L’ho scritto per non impazzire.
E fu così che nacque il primo romanzo di Liala, Signorsì, la cui prima edizione, andò esaurita in venti giorni. Oggi, noi uomini e donne del Terzo Millennio, abituati a dare un nome a tutti i nostri stati d’animo e sensazioni, parleremmo di “resilienza”. Una cosa era certa, narrando la storia di un eroe dell’aviazione italiana, alto, virile, biondo e anche bello, Furio, duca di Villalta, era nata una stella dalla penna facile. Da allora in poi le lettrici che avrebbero divorato i romanzi di Liala, si sarebbero riconosciute in quelle donne affamate di amore e anche di desiderio sessuale che, chissà perché, sembrava a loro essere negato.
Liala con la sua scrittura scorrevole, elegante e carica di suggestioni, spalancava una ventata di nuovo su quel genere letterario d’intrattenimento chiamato romanzo rosa. Ebbene sì, le donne sognavano l’amore, non solo quello platonico, ma soprattutto quello carnale, da conoscere e provare con un uomo degno di questo nome, che le apprezzasse con pregi e difetti.
Ecco perché i libri di Liala continuano a essere acquistati e sono diventati ormai dei classici.
In Donna Delizia, emerge la figura femminile di una celebre attrice di rivista dall’esistenza apparentemente perfetta, che conduce una vita lussuosa, e che ha una figlia che ama teneramente. Ma Lily Sibel non è felice, perché non ha ancora conosciuto il vero amore.
Ne La casa delle lodole, Liala racconta le vicende di quattro sorelle legate da un profondo affetto che vivono a Villa Valbruna. La loro serenità è presto minacciata da un amore proibito…
Coralla Kroon è la bellissima protagonista del romanzo Una notte a Castelguelfo, che scopre come il mondo sia perlopiù un coacervo di invidia, doppiezza e scaltrezza. E che spesso prende di mira chi porta in dote una grande bellezza.
Liala, la scrittrice che ha attraversato il Novecento, donando felicità alle sue lettrici, ma chissà quanti lettori uomini si saranno emozionati, si emozionano e continueranno a emozionarsi, tra le pagine dei suoi romanzi, è morta a 98 anni a causa di un ictus nella sua residenza di Varese, Villa La Cucciola. Per sua espressa volontà, la salma di Liala è stata rivestita con un abito di Valentino. Elegante, raffinata e chic fino all’ultimo e per l’eternità.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Sulle ali di un sogno d’amore. I romanzi di Liala riediti da Sonzogno
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