Immagine di copertina Credits: Agatha Christie plaque -Torre Abbey.jpg: Violetrigaderivative work: F l a n k e r, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
La HarperCollins pubblicherà una nuova edizione dei classici di Agatha Christie rielaborando o rimuovendo quei passaggi che potrebbero urtare la sensibilità moderna. La revisione, iniziata nel 2020, coinvolge l’intera serie di Miss Marple e alcuni romanzi di Poirot.
In particolare i tagli e le rielaborazioni riguardano le descrizioni fisiche di personaggi di etnia o nazionalità diversa da quella britannica.
Cosi "nativo" diventa più genericamente "del luogo", scompaiono "ebreo", "zingaro", "negro".
Scopriamo tutti i dettagli del caso.
I sensitivity readers e i romanzi di Agatha Christie
Non sono pochi i riferimenti nei romanzi della Christie. Offensivi, certo, ma assolutamente verosimili in bocca a taluni personaggi dei suoi romanzi. Commenti che sono altresì espressione della mentalità propria dell’epoca, figlia del colonialismo inglese. Ma il politicamente corretto non tiene conto delle esigenze letterarie e non contestualizza. Dialoghi e passaggi che potrebbero essere inoltre utili a inquadrare un personaggio, a rivelare la sua classe sociale e il suo metro di giudizio.
La Christie stessa accettò che il suo Ten Little Niggers del 1939 diventasse nell’edizione americana E poi non rimase nessuno; titolo rimasto nelle edizioni successive fino all’attuale Dieci piccoli indiani.
Prima della scrittrice inglese, nel mirino della “rivisitazione” sono finiti Roald Dahl e Ian Fleming. La Puffin Books, d’accordo con gli eredi di Dahl, ha deciso di riscrivere le sue opere più famose come La fabbrica di cioccolato e Matilde (dieci romanzi in tutto), modificando quelle espressioni linguistiche relative al genere, alla razza e al peso, al fine di renderle maggiormente apprezzate a un pubblico più vasto. Roald Dahl è un autore complesso nel panorama della letteratura per ragazzi: opere giudicate nel corso degli anni tetre e macabre e perfino diseducative, uno stile irriverente con un forte accento sulle connotazioni fisiche in relazione ai vizi dei suoi personaggi. Passaggi che potrebbero essere di cattivo esempio per i ragazzi, con lo spettro del bullismo sullo sfondo.
Quindi via i termini troppo forti come “grasso” e “brutto”. Naturalmente ne sono seguiti dibattiti e critiche. Il commento più forte è venuto dallo scrittore Salman Rushdie che su Twitter ha scritto:
Roald Dahl non era certo un angelo, ma questa è una censura assurda. Puffin Books e la compagnia di Dahl dovrebbero vergognarsi.
La rielaborazione dei testi ha toccato anche James Bond. In occasione dei 70 anni dall’uscita di Casino Royale, primo romanzo di Ian Fleming, i detentori dei diritti sulle sue opere hanno avviato una riedizione di tutti i romanzi rielaborando passaggi con riferimenti razzisti. Via le parole “negro” quindi: lo stesso Ian Fleming autorizzò prima della sua morte le modifiche al testo contenente riferimenti razzisti verso personaggi africani (Vivi e lascia morire, 1954). Sono stati lasciati invece riferimenti offensivi verso le donne, omosessuali e asiatici.
Le nuove pubblicazioni riporteranno la seguente dicitura:
Questo libro è stato scritto in un’epoca in cui termini e atteggiamenti che possono essere considerati offensivi dai lettori moderni erano all’ordine del giorno. A questa edizione sono stati apportati numerose modifiche, pur mantenendo il testo più vicino all’originale e al periodo in cui è ambientato.
Il ruolo dei sensitivity readers: cosa cambia nei romanzi?
Nel Regno Unito i sensitivity readers stanno prendendo piede: figure del settore editoriale che spulciano romanzi a caccia di passaggi potenzialmente offensivi. Pregiudizi e stereotipi di carattere etnico e sessuale, nonché offese strettamente fisiche (i “grassi” di Dahl), vengono segnalati al fine di tutelare le minoranze.
Ma la pratica di manipolare e rielaborare i testi non è nuova. I romanzi stranieri vengono tradotti, e le traduzioni rispecchiano i tempi e vi si adattano.
Le vecchie edizioni dei romanzi dei primi decenni del Novecento risentono di quest’urgenza, e si è toccato l’apice nell’epoca fascista.
Le traduzioni degli anni Trenta stravolgono in alcuni passaggi gli scritti e i dialoghi non solo della Christie, ma di larga parte della letteratura poliziesca anglosassone, piegandosi alla visione politica: scompaiono suicidi e offese al popolo italiano o la loro riconducibilità a fatti criminosi.
In Assassinio sull’Orient Express nella traduzione della Mondadori del 1935 (Alfredo Pitta) l’italiano Antonio Foscarelli diventa il brasiliano Pereira, Cassetti diventa O’Hara. In compenso in Se morisse mio marito compaiono riferimenti antisemiti dei quali nel romanzo originale non vi è traccia.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I sensitivity readers modificano i romanzi di Agatha Christie: tolti i passaggi offensivi e razzisti
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Aberrante,
mai e poi mai aquisterò e leggerò un libro modificato in tale maniera.
Basterebbe aggiungere un commento sul periodo storico descritto nel libro.