I tempi nuovi
- Autore: Alessandro Robecchi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Sellerio
- Anno di pubblicazione: 2019
Titolo chiaro quello del nuovo libro di Alessandro Robecchi che continua a raccontarci Milano attraverso i personaggi seriali che ha creato sin dal primo romanzo del ciclo che vede l’autore di programmi spazzatura per la tv commerciale Carlo Monterossi, il suo amico investigatore Oscar e la irresistibile coppia di poliziotti, Ghezzi e Carella, alle prese con una città sempre più spaventosa.
È di questi giorni l’esecuzione in pieno centro di un pregiudicato per problemi di spaccio di droga, episodio sconcertante negli stessi giorni in cui Milano si propone come vetrina internazionale per la Fiera del Mobile, appuntamento internazionale di grande importanza.
Alessandro Robecchi, che conosce bene la sua città, è capace di ricostruire trame che pur essendo evidentemente frutto della sua fantasia, rispondono con coerenza e senso di realtà al momento storico, i tempi nuovi che il nostro paese, di cui la “capitale morale” del Nord sembra farsi interprete. Fiumi di denaro, tanto denaro, circolano in città, attraverso strade sconosciute, percorsi labirintici, rivoli non identificati. Al centro della storia una sorta di banca segreta, una lavanderia che raccoglie gli incassi al nero di centinaia di commercianti, spacciatori, gestori di case da gioco, agenzie di scommesse clandestine, che ripuliscono il denaro ottenuto attraverso le diverse forme di illegalità prendendo una congrua percentuale. L’organizzazione capillare ha diverse basi al centro di Milano, dove il denaro viene riversato da ignari fattorini che in cambio di parecchi soldi portano a destinazione le sacche sportive in cui si celano le mazzette di banconote. Ma quando uno di questi ignari autisti, un giovane bene incensurato viene trovato legato alla sua auto e ucciso con un colpo in testa, partono le indagini che Ghezzi e Carella intraprendono con la solita forte motivazione anche se letteralmente brancolano nel buio.
Una brava poliziotta della loro squadra, Agatina Cirielli, decide di lasciare la polizia, delusa dalla lentezza ed inefficacia delle procedure e si mette in società con Oscar, il detective amico di Carlo. Ecco dunque che si ricompone il puzzle che vede lavorare in parallelo i veri poliziotti e quelli privati, in un gioco delle parti che tende però allo stesso obiettivo: smascherare assassini e organizzazione criminale.
Carlo Monterossi nel suo stupendo attico, gestito dalla preziosa domestica Katrina, è un po’ la cerniera di tutto il racconto, attraverso cui può guardare con disprezzo il cinismo e la mancanza di verità e di onestà dei cosiddetti tempi nuovi, quelli che vengono rappresentati nelle sue trasmissioni televisive dove vengono gettati in pasto a spettatori famelici di emozioni morbose personaggi della cronaca, pagati per creare commozione e sconcerto. Il personaggio femminile con cui Carlo si misura, Gloria Grechi, donna bella e ambigua, non può che essere la parte sbagliata delle medaglia che per un attimo ha affascinato Carlo, un po’ sognatore, un po’ romantico, incapace forse di uscire dal suo eremo dorato fatto di cibi raffinati e di canzoni di Bob Dylan, incapace di trovare la vera forza per opporsi ai tempi nuovi. I personaggi più simpatici restano comunque il sovrintendente Ghezzi e sua moglie, la Rosa, che rappresentano la controparte vincente a quell’atmosfera elitaria e formale, che condanna la nostra società a subire i famosi tempi nuovi del titolo.
I tempi nuovi
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Credo che sia il peggior libro che abbia letto quest’ anno.