Iavè. Il delirio segreto di Hitler
- Autore: Massimo Citro Della Riva
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2021
Iavè. Il delirio segreto di Hitler, romanzo storico del dr. Massimo Citro Della Riva (Verdechiaro Edizioni, pp. 410, 2021) ripercorre le tappe della nascita, caduta e reviviscenza del nazismo, indagando con meticolosità storiografica e ispirazione artistica i suoi lati più occulti e non conosciuti. Compone un quadro dagli aspetti terribili, non soltanto per l’enormità dell’Olocausto, gli eccidi perpetrati, conditi con stupri e vendette, la ragion di stato che cinicamente prevale sui diritti umani inalienabili, ma per le motivazioni nascoste della tragedia, l’asservimento inconsapevole dei popoli al volere di poche famiglie di banchieri sionisti ebrei, tuttora operanti. La tesi, suffragata dalla bibliografia, è talmente sconvolgente da sembrare incredibile. Eppure, nonostante ciò, il libro contiene momenti ed episodi di puro amore dei giusti e fa sperare nell’evoluzione positiva della nostra unica razza umana.
"Siamo fratelli", afferma la nobile figura di Primo Levi dal campo di sterminio di Auschwitz.
Citro possiede in massimo grado ciò che la filosofia romantica ha chiamato Zeitgeist, lo “spirito del tempo” e lo travasa in pagine bellissime in cui il lettore entra coinvolto.
Tutto comincia con la morte misteriosa, in apparenza suicidio, impiccagione con un cavo elettrico, di Rudolf Hess, già paladino di Hitler, ultranovantenne, nel carcere berlinese super sorvegliato del distretto di Spandau, il 17 agosto 1987. Quarantasei anni prima Hess, provetto aviatore, agli occhi del mondo e su affermazioni del Reich, tradì il Führer compiendo un volo solitario e senza copertura di contraerea tedesca fino in Scozia. Perché? Per fuggire? No.
Il romanzo si tinge di giallo fin dalla prima pagina, anzi di nero. L’operazione segretissima, concordata tra Hess e Hitler, sarebbe servita a creare le condizioni di un’alleanza anglosassone tra Inghilterra e Germania in funzione antisovietica per dominare il pianeta, secondo i sogni psicotici di un piccolo ometto crudele, in apparenza dal potere ipnotico oratorio semidivino sulle masse, nell’intimo dominato dall’ansia e da complessi di inferiorità, somatizzati in disturbi intestinali gravi e cronici e alla fine, con la caduta e la rovina della sua maschera e del suo delirio d’onnipotenza, la somatizzazione sfocia nel morbo di Parkinson, in cui non ci si muove più. Era l’uomo adatto per realizzare i piani dei banchieri sionisti.
Quella sera il Commissario Müller, addetto al caso e con sguardo critico subito convinto che si trattasse di omicidio, riceve la visita di un anziano personaggio che dichiarerà la sua identità alla fine del libro. Questi conosce la vera storia di Hess. Per tutta la notte lo sconosciuto espone la verità sui gerarchi, diversi dei quali erano omosessuali che perseguitarono gli omosessuali. Verità su Hitler burattino e sui suoi padroni in ombra. Protagonista di questo inferno globale è la famiglia Rothschild, di cui molto probabilmente anche Hitler era un discendente, da parte della bisnonna, inserviente in casa del barone e sua amante, da cui ebbe un bambino. Discendente dunque, ma illegittimo, Adolf, mezzo ebreo, la razza odiata da annientare con fanatismo irriducibile. Gli studi genealogici su di lui vennero condotti dal governatore della Polonia Hans Frank.
Durante una cena elegante e "innocua", servita da camerieri in giacca rosa pallido dello stesso colore delle tende (essi stessi tappezzeria, esseri "inferiori") ai membri convocati anche dall’America a Francoforte nel 1921, il patriarca della dinastia Walter espone il piano: bisognava iniziare a creare lo stato di Israele in cui convogliare gli ebrei d’Europa, progetto che avrebbe contrastato l’egemonia arabo-russa in quel territorio, punto chiave per il commercio verso le Indie. Per attuare una simile deportazione, era necessaria la persecuzione radicale dell’ebraismo in Europa e far sloggiare violentemente 7 milioni di ebrei, anche ucciderli in parte. Era necessario Hitler, da scaricare al momento opportuno. Tutti approvarono con entusiasmo.
"«Perseguitare il nostro stesso popolo, tu dici, aiuterebbe il nostro caso, interessante» intervenne Edmond de Rothschild "[...] Abbiamo bisogno di centinaia di migliaia, milioni di coloni. Non si può costituire uno Stato con poche migliaia di persone. Vi pare?"
Nel corso della narrazione l’autore scopre i nomi degli industriali che collaborarono e finanziarono la truce impresa, Ford per esempio, Bayer (la casa farmaceutica dell’aspirina), moltissimi sia in Europa che in America. Vediamo la corruzione dei politici, il ruolo di spia del Vaticano, le trame dei massoni, la lunga mano dei gesuiti. Questa si allunga perfino nell’affondamento del Titanic nel 1912, quando già si ponevano le basi del dominio finanziario di cui sopra. Quell’eccidio in cui perirono oltre 1500 persone pare che non fu un incidente, ma lo scontro voluto, programmato in alte sfere tra il transatlantico scagliato a tutta velocità contro l’iceberg al largo di Terranova dal capitano Smith, conoscitore perfetto di quella rotta, gesuita secolare, pronto a morire “per Gesù” (contro l’ateismo bolscevico), secondo la regola gesuitica. A bordo si trovavano i miliardari ebrei contrari alla fondazione della National Reserve, la banca americana privata, controllata dai banchieri rivali, sempre giudei. Essi dovevano essere eliminati in blocco.
Veniamo anche a sapere che ad Auschwitz gli schiavi condannati alle camere a gas dovevano prima lavorare fino allo sfinimento, affamati, per la fabbrica di benzina sintetica e raffinazione del petrolio dei Rotschild e Rockefeller IG-Farben e Standard Oil.
Riguardo agli aspetti esoterici del nazismo, Citro espone in molte pagine la teoria ariana della provenienza della razza "superiore" e aliena da Aldebaran, razza degli “Elohim”, di cui Iavè era un “eloah”, un generale guerriero. Hitler si identificava in lui, nei suoi aspetti dispotici e nei suoi biblici genocidi. Le società occulte Thule e Vril miravano a un ricongiungimento con l’origine stellare degli ariani. Teoria sostenuta dal prof. Haushofer.
I nazisti seguirono in parte anche gli insegnamenti di Rudolf Steiner, padre dell’antroposofia e della medicina e agricoltura biodinamica, ma distorcendone totalmente significato e finalità. Steiner mirava all’elevazione dell’io attraverso la scienza dello spirito, ai nazisti interessava unicamente il predominio sui popoli, ai loro manovratori dominio e l’accumulo di denaro. Steiner, durante una riunione nazista, smascherò il nazionalsocialismo con parole dure di inequivocabile condanna, terminando con la domanda cruciale: "Di chi siete al soldo?". Due giorni dopo, il 30 marzo 1925, veniva assassinato.
Ma ho detto che il romanzo contiene anche un invincibile eterno messaggio d’amore. Lo pronuncia Anna, ebrea, amante del bisessuale biondo e atletico Sigfrid, per 15 anni segretario di Rufolf Hess. Entrambi sono in pericolo, entrambi finiranno in campo di concentramento, con esiti drammatici diversi. Anna, prima del loro ultimo rapporto intimo senza domani, tanto atteso, dice:
"È bello morire quando tutto è compiuto, quando quello che desideravi da sempre provare l’hai finalmente raggiunto. [...] quel momento diventa eterno, [...] È nello spirito dell’antica Grecia. Fermi l’attimo, lo assapori e muori affinché non si disperda né si corrompa."
Troviamo questa visione nel Parmenide di Platone, ma pure nella stupenda poesia di Keats Ode su un’urna greca. E certamente nelle parole criptiche di Cristo, il Dio d’amore e della vita eterna donata all’uomo:
"Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà" (Lc 9,24).
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