Il Bacio della Medusa di Melania G. Mazzucco

Primi del Novecento. Italia del nord. Medusa è l’ennesima figlia di una famiglia povera, nelle misere condizioni in cui vivevano i contadini al tempo. Medusa, creatura tradita fin dalla nascita, verrà presto venduta al giocoliere Peru. Con lui crescerà selvaggia, vagabonda, in condizioni di estrema miseria, passerà l’infanzia seguendo le sue follie erranti, subendo le sue violenze, innamorandosi di lui e dell’intrinseca libertà provata durante il vagabondaggio, subendone infine l’abbandono non appena da bambina si trasforma in donna. Grazie a lui però giunge nella casa della nobildonna Norma, moglie del conte Argentero, dalla quale verrà assunta come cameriera.

Norma è una donna sensibile, raffinata, moglie di un uomo che inizialmente aveva amato, e madre di quattro figli. Norma è anche una donna che dopo dieci anni di matrimonio con un uomo potente, di famiglia aristocratica e con pretenziosi impegni politici, subisce la sopraffazione del proprio ruolo. Dalle cognate, due bigotte dedite a quelle azioni caritatevoli di chi dalle disgrazie altrui trae piacere personale, si farà lentamente avvelenare l’esistenza.
Medusa e Norma inizieranno un timido rapporto di amicizia alimentato da una sottile comprensione che, con il tempo, si trasformerà in un tenero amore. Medusa infonderà in Norma quell’istinto di libertà innata, primitiva, che le permetterà di sperare in una vita diversa, ripudiando quella soffocante ed ipocrita atmosfera borghese nella quale sente di non poter più vivere.
Le due donne intraprendono un viaggio con la neonata cerebrolesa Angelica, ultima figlia di Norma, nella speranza di ricevere il miracolo della guarigione, ma quel viaggio della speranza somiglia più ad una fuga nella quale Norma cerca la pace interiore, ossia la possibilità di rivelare se stessa e provare quella felicità che tanto somiglia alla libertà di assecondare la propria natura.
Il Conte Argentero, montato dalle arcigne sorelle e furioso per lo scandalo che la moglie sta destando nel suo ambiente, la farà internare in manicomio. Perché è in questo modo che, all’epoca, si epurava la società da quelle creature coraggiose che sceglievano di sottrarsi ai compromessi decidendo di vivere pienamente le proprie aspirazioni.

Medusa e Norma sono i due aspetti forti e vitali di una femminilità che non si arrende ai soprusi fisici e morali a cui le donne erano soggette agli inizi del secolo scorso. Bellissime le immaginiamo nelle loro tenere attenzioni che non sfiorano neanche lontanamente la volgarità, sono l’una la complementarietà dell’altra. Norma riuscirà a dare a Medusa quell’amore fondamentale che le era stato sempre negato, fin dalla nascita, e Medusa donerà a Norma il coraggio di essere se stessa, in barba alla soffocante società dell’apparenza che era la borghesia del secolo scorso. Amore e libertà gli aspetti più intriganti e vitali dell’esistenza. Medusa e Norma si erano incontrate prima che le loro esistenze frodate iniziassero, attraverso uno sguardo lontano, una promessa inconsapevole di complicità e reciproco aiuto. Medusa e Norma, non possiamo non immaginarle, infine, vivere finalmente insieme, libere e felici, oltre qualsiasi epilogo l’autrice abbia voluto regalarci.