Il Carezzevole
- Autore: Massimo Lugli
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2010
Abbandonato il fascinoso, violento e amorale personaggio del Lupo, protagonista di “La legge del lupo solitario” e “L’istinto del Lupo” (finalista del Premio Strega 2009), Massimo Lugli torna in libreria col suo nuovo romanzo dal titolo “Il carezzevole”.
Per parlare di questo thriller c’è bisogno di dividere le pagine che descrivono e raccontano le azioni del killer, conosciuto come il Carezzevole (da qui il titolo del romanzo), da quelle che invece racchiudono le vicende del reale protagonista, Marco Corvino, un giovane giornalista alle prime armi che si ritrova a dare il via alla sua carriera in un momento estremamente violento della Roma degli anni ’70 e che, suo malgrado, verrà scelto dall’assassino come testimone delle proprie conquiste.
Infatti, se da un lato le parti dedicate allo spietato ma geniale omicida risultano essere crude, come il genere “thriller” comanda, ma poco sorprendenti, specialmente per chi ha avuto già modo di leggere i precedenti romanzi dell’autore, dall’altra il vero stupore narrativo lo si riscontra nel personaggio di Corvino e nelle pagine che ne raccontano le azioni, dove la narrazione diventa più veloce facendo in modo che il lettore cerchi di stare dietro al protagonista con gli occhi, senza mai stancarsi; buoni il cinismo e l’ironia che si riscontrano in quelle righe che assolutamente non fanno rimpiangere il Lupo, come si temeva.
Il Carezzevole (Crimini imperfetti. Le indagini di Marco Corvino Vol. 1)
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Ognuno di noi ha un piccola parte di Carezzevole nell’animo non dovete vergognarvi!!!!
Lo scoprirete leggendo questo libro, quando sfogliando le pagine non vedrete l’ora che arrivino quelle scritte in corsivo.
Molto bella l’ambientazione del racconto, un’Italia degli anni ’70 completamente diversa dai giorni nostri senza telefonini e senza Internet, la quale ricordo con nostalgia soltanto perchè l’ho vissuta da ragazzo.
Nel complesso è un bel libro scorrevole, ma a voler essere cattivi sembra una riduzione de " Il silenzio degli innocenti ".
Lugli ti fa entrare nel personaggio di Marco Corvino,non solo lo racconta,ma ci trasforma in lui.Ci rende partecipe di tutti i suoi problemi e le sue paure,che poi non sono altro che lo specchio di tutte le contraddizioni della nostra società.Il thriller,tra l’altro molto ben costruito,è solo il pretesto per raccontare una variegata umanità di personaggi che inevitabilmente incontriamo ogni giorno e con cui ogni giorno dobbiamo fare i conti;Carezzevole compreso.
Qui sarebbe il caso di scrivere "non tutte le ciambelle riescono col buco": è esattamente questa la sensazione, che ho provato, al termine della lettura di questo romanzo, così caldamente consigliatomi da molti.
Eppure questa storia torbida, di un folle serial killer, dal tenore zen, e dell’apprendista giornalista, che ne diventa il "confidente" non decolla.
Passa attraverso una serie di casi di cronaca, fini a se stessi, a mio parere stratagemmi per "allungare il brodo", per poi invece concludersi nelle poco più di venti pagine dell’ultimo capitolo. Indubbiamente l’epilogo sa di adrenalina, e anche io ho sperato fino all’ultimo in un inaspettato colpo di scena, che risollevasse il plot, da un cliché già ben noto.
Mi rendo conto altresì, che non possono essere tutti un Carrisi o un Faletti, è vero; proprio per questo di Lugli voglio salvare lo stile asciutto ed efficace da rotativa, nonché il tentativo di un thriller a tinte forti, come ultimamente la migliore letteratura italiana ci ha abituati, ma niente di più.