Il Circolo Dante
- Autore: Matthew Pearl
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Rizzoli
Siamo negli Stati Uniti, poco dopo la guerra di secessione. Henry Wadsworth Longfellow, un grande poeta, sta preparando la prima traduzione americana della ‘Divina Commedia” di Dante Alighieri. Viene aiutato dai suoi amici, gli intellettuali di Boston legati alla Harvard University, con cui si incontra durante le sedute del Circolo Dante. La loro quiete viene turbata da una serie di misteriosi omicidi che assomigliano alle pene subite dai peccatori nell’Inferno dantesco. Gli amici devono far fronte a una prova difficile: essendo gli unici conoscitori del poema dantesco tra gli abitanti di Boston, la polizia può sospettare proprio loro di aver perpetrato quei crimini orrendi. Devono quindi trovare il più presto possibile l’assassino…
Perché vale la pena di leggere “Il Circolo Dante”? Il primo libro di Matthew Pearl, un giovane scrittore americano, è un giallo ben scritto che tiene il lettore sospeso nell’ansiosa incertezza fino alla fine. Nel romanzo domina l’atmosfera intrisa di orrore, come nell’Inferno di Dante. L’autore risulta molto bravo nella descrizione degli omicidi che spesso vengono rappresentati dal punto di vista delle vittime e grazie a ciò sembrano più reali e ancora più orrendi al lettore. Va anche notato come Pearl nel suo romanzo rappresenti l’opinione della società americana nei confronti della “Divina Commedia” e del suo autore. Tra gli intellettuali di Boston degli anni sessanta dell’Ottocento vi sono dei nemici accaniti di Dante che ritenevano il suo poema troppo crudele e sanguinoso (forse il misterioso omicida è uno di loro?). Si possono trovare anche degli entusiasti del poeta italiano, che ritengono il suo capolavoro un’opera con un grande valore universale. Inoltre, a chi legge “Il circolo Dante “ non possono sfuggire gli immigranti italiani, per i quali la “Divina Commedia” è il più grande tesoro che posseggano, tanto da conoscerla a memoria e citare i suoi versi perfino nel momento della morte. Il loro portavoce potrebbe essere un intellettuale italiano che durante una conversazione con i protagonisti sottolinea quanto importante sia il poema dantesco per i suoi connazionali in esilio, accusando gli americani di essersi appropriati di Dante.
Negli ultimi anni si sta verificando una grande popolarità dei romanzi noir legati in qualche modo ai famosi personaggi dal mondo di letteratura ed arte ( “Il Codice Da Vinci”, “Il viaggio di Shakespeare” oppure proprio “Il Circolo Dante”). A mio parere, questo fenomeno testimonia come i grandi cervelli non muoiano mai. Infine, “Il Circolo Dante” è secondo me un segno della grandezza di Dante Alighieri che, con la forza del suo ingegno, oltrepassò le colonne di Ercole.
Il Circolo Dante
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Fa piacere sapere che la cultura italiana è apprezzata all’estero, ma mi sento di dire che questo libro non è un capolavoro.Troppe situazioni che non vengono spiegate, troppe incongruenze, troppe storie parallele che distraggono, decisamente Pearl ha messo troppa carne al fuoco.
Sul piano documentario ho potuto conoscere la stima che gli intellettuali americani avevano di Dante, ma anche le polemiche che ha suscitato sul piano religioso. Ma il resto...