Il Longobardo di Marco Salvador

Il romanzo Il Longobardo (Piemme, 2004) di Marco Salvador è un bell’affresco storico su uno dei periodi forse meno conosciuti della storia europea perché spesso tralasciati dai narratori di romanzi storici: l’epoca del regno Longobardo in Italia.
Un momento storico incredibilmente ricco e interessante nel quale si snodano vicende politiche complesse, battaglie e scontri religiosi. Un periodo di convivenza tra popoli diversissimi in un’Italia che raccoglie le culture più diverse.

Il romanzo narra l’ascesa al trono di Rotari, duca di Brescia e poi Re dei Longobardi. Famoso sino ai nostri giorni per il noto editto che mise ordine fra le regole e tradizioni longobarde e il diritto romano. A raccontare la sua storia è Stiliano, un siriano cittadino romano capitato per caso al servizio del padre del futuro duca e che ne diventa subito amico e consigliere.

Stiliano, nato e cresciuto secondo le usanze romane, si reca a vivere nel villaggio di nascita di Rotari e acquisisce i modi, i costumi e le abitudini longobarde. Finisce coinvolto in vicende estremamente pericolose e si trova a viaggiare in luoghi lontani. E’ attraverso le sue parole che il lettore si immerge nell’Italia del VII secolo d.C., un territorio caratterizzato dagli scontri tra l’esarcato di Ravenna, la chiesa romana e i duchi longobardi che professano l’arianesimo se non ancora il culto pagano. Un groviglio di tensioni religiose che mette in continuo pericolo la vita di chiunque aspiri al comando.

Seguiamo così la crescita e la maturità di Rotari, che da giovane irruento scopre le responsabilità e l’amore. In questo mondo, che sembra dominato dalle figure maschili, spiccano tre donne che nel bene o nel male forgiano i destini degli uomini più influenti del regno. Gaila, la giovane amata da Rotari e madre di suo figlio; Romilde, madre di Gaila che tradisce il suo popolo e viene orribilmente punita; Gundeberga figlia della grande regina Teodolinda che porta avanti macchinazioni di ogni sorta pur di affermarsi.

Il Longobardo è un bellissimo romanzo, avvincente e ricchissimo di dettagli storici.