Il Professionista story - Destinazione Tikrit - Corsa nel fuoco di Stephen Gunn

Sulle tracce di un morto. Il colonnello Wilson non è morto, non ancora. Stando alle ultime indiscrezioni, si trova nel Turkmenistan, un luogo che definire pericoloso è un eufemismo.
Chance Renard, il Professionista, insieme alla bella e pericolosa Dominika, agente della CIA, partirà, lancia in resta, per l’ennesima missione, l’ennesimo incarico che gli sbatterà in faccia la solita domanda: sarà l’ultima volta? Riuscirà a portare a casa la pellaccia, come sempre?

La fortuna, si sa, ride agli audaci. Ma a volte tirare troppo la corda non è salutare, nonostante molte scelte siano imposte da una vita, che non ha mai risparmiato calci in faccia al Professionista. Perché ogni volta il cappio attorno al suo collo sembra stringersi un po’ di più e la parola fine diviene sempre più grande e sgranata…
Una scia di violenza e soldi, soldi sporchi, una scia che porterà il Professionista in Italia e infine in Iraq, un paese che rischia di collassare su se stesso, seppellendo per sempre la vita e le speranze ci chi lotta, ogni giorno, per quella magnifica cosa chiamata libertà…

Stefano “Stephen Gunn” Di Marino ne "Il Professionista story - Destinazione Tikrit - Corsa nel fuoco" ci scaraventa addosso la solita (amata) sarabanda di proiettili e sensualità, una storia da godere in apnea che si risolverà, come sempre, all’ultima pagina. E forse non nel modo che ci auguriamo…
È proprio questa la grande forza di Stefano, riuscire a farci amare le sue parole, anche se dure, perché in quelle ultime righe si nasconderà sempre un messaggio di speranza. E se il Professionista trova la forza di vedere la prossima alba, possiamo trovarla anche noi…