Il Re dei Fulmini di Mark Lawrence

“Dicono che il tempo è un grande maestro, ma purtroppo uccide tutti i suoi allievi”.

Pubblicato da Newton Compton Editori nel 2013, “Il Re dei Fulmini”, seguito de “Il Principe dei fulmini”, è il secondo libro scritto da Mark Lawrence, per la sua trilogia The Broken Empire.

Honorius Jorg Ancrath, diventato ormai Re dopo aver ucciso suo zio ed averne preso il posto, viene attaccato dal principe Arco durante il giorno del suo matrimonio.
Cercherà di contrastarne l’avanzata sacrificando più volte le vite dei suoi uomini, tuttavia l’esercito nemico è assai più numeroso, la sua sconfitta è ormai certa, ma durante l’assedio ritrova nelle macerie il suo diario su cui sono annotate le sue vicende passate e il segreto per sconfiggere il principe Arco.

Lo scrittore Conn Iggulden lo ha paragonato al “Trono di Spade”, tuttavia, il romanzo differisce molto da quest’ultimo. Scritto in prima persona e in modo crudo e violento, narra le vicende del principe Jorg su due diverse linee temporali. Le scene d’azione sono descritte in modo molto dettagliato, così come il carattere dei vari protagonisti ed antagonisti del romanzo.
Jorg è un vero e proprio antieroe, un ragazzo sadico, cinico, egoista, egocentrico, ma non mancherà di mostrare un lato più umano nel raccontare il suo amore verso la sua zia acquisita.
L’alternanza dei due archi temporali più volte fa perdere il senso di continuità nella trama, poiché spesso si dovrà tornare indietro di molte pagine per rileggere la parte ambientata nel presente e continuare dal punto in cui è stata interrotta dall’ennesimo flashback.
Difficile anche affezionarsi al protagonista, si inizia quasi ad odiarlo a volte o ad amarlo altre, visto il suo carattere, ma ciò è un punto a favore dello scrittore, visto che il suo intento era proprio questo; senza mezzi termini, o lo si ama o lo si odia.

“Il Re dei Fulmini” non differisce di molto dal primo libro della saga, le scene sanguinolente e la violenza gratuita rimangono ancora il punto forte del romanzo, ma Mark Lawrence caratterizza meglio il rapporto tra i protagonisti, accentuando l’astio e le amicizie, proponendo sempre più nuovi personaggi, nuovi regni, nuove fazioni e aprendo la strada all’ultimo libro della trilogia.
La scrittura in prima persona togli un po’ di suspense nelle scene più tragiche, in cui Jorg è in pericolo, ma è una buona trovata per conoscerlo meglio.
Originale e molto divertente, è consigliato a chi è stufo del classico eroe senza macchia e senza paura o a chi cerca molti colpi di scena, sempre se si è abbastanza sarcastici, un po’ come Jorg.