Il bar sotto il mare
- Autore: Stefano Benni
- Genere: Raccolte di racconti
- Casa editrice: Feltrinelli
I bar sono, o forse erano, i luoghi più congeniali alla narrazione, ambienti perfetti in cui le storie nascono, crescono e si diffondono attraverso il passaparola, la voglia di trovarsi al centro dell’attenzione, di condividere, di pavoneggiarsi o, più semplicemente, di creare un contatto con gli altri. Stefano Benni, autore ironico e sagace, lo ha già dimostrato con Bar Sport e Bar Sport 2000, trasformando questi luoghi di ritrovo nei soggetti principali dei propri romanzi. Con Il bar sotto il mare l’autore ci propone invece una serie di racconti brevi, il dazio che gli avventori e i visitatori sono tenuti a pagare per lasciare il bar nascosto sotto le onde.
Un uomo passeggia sulla spiaggia e continua a camminare nell’acqua bassa, spingendosi sempre più avanti, più lontano, fino a quando si immerge del tutto e, proseguendo lungo il fondale, raggiunge un bar nascosto in mezzo al mare. E’ popolato. Gli avventori formano un gruppo eterogeneo che ha soltanto una cosa in comune: racconta storie. Così si anima il locale, tra brevissime amenità e narrazioni più complesse, dal vago sapore moraleggiante, che si intrecciano al modo boccaccesco di un Decameron moderno. C’è il cane che ha il suo bel da dire e la sua pulce che non può fare a meno di unirsi ai racconti. Ci sono uomini bassi, tizi col cappello, donne appariscenti, passanti che si trovano lì per la prima volta. Tutti sono tenuti a raccontare una storia, facendo appello alla propria fantasia, ultimo arrivato incluso, altrimenti non potrà tornare a casa.
- Credo che le convenga raccontarla - disse la vecchietta - Se vuole uscire...
- Vede, signore - disse il barista - c’è un solo modo per uscire di qui, e non è usando la porta da cui si è entrati.
(...)
- Ci sono tanti altri modi - disse il cane nero.
- Ad esempio - disse Priscilla - si può non essere mai entrati...
- E se la porta non è qui - disse la bionda col vestito rosso - forse è da un’altra parte, basterà che lei esca e troverà la porta per uscire.
- Oppure la cosa più semplice - disse il marinaio - è che lei è già uscito.
Non serve altro per creare un mondo fantastico in cui si muovono personaggi disposti a tutto pur di avere una bicicletta o di vincere la competizione di Sompazzo, bambine prodigio in stile Miss Marple o ancora colonizzatori alle prese con leggendari mostri marini.
Scrivere racconti brevi è forse l’arte più difficile. Stefano Benni riesce a dare vita ad alcune storie davvero esilaranti, combinando assurdità, realismo e pungente sarcasmo, saltando dall’horror al comico, passando per il giallo e il non sense.
Una lettura leggera, divertente.
Il bar sotto il mare
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Grande prova d’artista, Stefano Benni in questo libro si mette alla prova scrivendo racconti che abbracciano quasi ogni genere letterario, riuscendo in modo soddisfacente a creare un antologia che può essere lette e riletta più volte. Per quanto riguarda lo scrivente, due racconti mi hanno particolarmente colpito: Oleron e il pornosabato al cinema Splendor.
Il primo come racconto orrorifico conn finale degno della letturatura gotica e il secondo letto di tanto in tanto come biblioterapia contro la tristezza. Quello che accade al cinema Splendor è qualcosa di così assurdo che è difficile immaginare ed è scritto così bene che provoca in me molta ilarità.