Il bizzarro museo degli orrori
- Autore: Dan Rhodes
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2010
Quel che per primo colpisce de "Il bizzarro museo degli orrori" è la copertina di questo romanzo. Su di essa possiamo ammirare il volto disegnato di un uomo anziano, circondato da un’enorme ragnatela che lo sovrasta e "corredato" di un simpatico ragnetto sulla gota destra.
Questo romanzo ha un sapore poco chiaro, in parte gotico-horror, in parte favola.
Si incrociano diverse storie dove prima o poi l’una viene in contatto con l’altra, avvicinandosi, sfiorandosi o entrando in collisione, influenzandosi volontariamente o no.
Nella zona gotica/horror conosciamo il medico generico Eric, uomo mite, vedovo, con un bel labrador nero di nome Hans (Hans II in realtà, prima di lui c’era un altro Hans I). Incontriamo Hilda, donna dal passato sofferto e burrascoso che ha deciso di gettarsi tutto alle spalle e chiacchiera, chiacchiera mentre si occupa delle pulizie in un bizzarro (si, questo è il nome esatto) Museo dei Suicidi.
Un museo messo in piedi dalla moglie di "Pavarotti", un museo dal fine mistico e bonario: mostrare i vari metodi di suicidio utilizzati nei secoli dall’uomo e invitare- indurre, se vogliamo-, chi ha in progetto di togliersi la vita a non farlo. Nel museo lavora e abita un uomo, "Herr Schmidt". Il "vecchio" (come viene definito nel romanzo) si occupa a malincuore dei visitatori, e ogni volta che qualcuno decide di farla finita proprio lì, riceve presto al mattino la visita di un ragnetto, che gli attraversa il viso e "puff" finisce nella sua bocca. E dalla fredda Germania, sede del museo e della vita di questi primi tre personaggi del romanzo, si salta nel tempo a ventuno anni prima, in Portogallo, dove prende vita la favola.
In Portogallo nascono Magdalena e Mauro, di una bellezza straordinaria. E la saggezza di un’anziana veggente, che con tre colpi del bastone in terra, impone al figlio maschio del panettiere del paese, un triste destino: innamorarsi perdutamente non ricambiato di una ragazza del paese.
Questi ed altri personaggi troverete in questo romanzo di Dan Rhodes, vincitore del premio Edward Morgan Foster (uno dei più rinomati scrittori contemporanei, morto in giovanissima età). Quante immagini vi affolleranno la mente nell’attesa che una fiaba si concluda e ne inizi un’altra! Una girandola di vite avvolte nella solitudine, nella sofferenza, nel ricordo di una persona cara che ci ha lasciato, nel desiderio di un amore impossibile, nell’incontro con l’età adulta e il mondo, affollato eppure così triste e silenzioso. Per comprendere meglio quanto sia bello, straordinario e stravagante questo romanzo dovete accostarvi al genio del suo autore e permettergli di accompagnarvi in questo viaggio... ogni singola storia ha una sua importanza ed è narrata come se fosse una favola meravigliosa, che fino alla fine cela segretamente il gran finale. Una favola per bambini un po’ cresciuti, ai quali ricordare di sognare ancora.
Il Bizzarro Museo Degli Orrori
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