Il bosco. Istruzioni per l’uso di Peter Wohlleben

L’autore tedesco Peter Wohlleben, nel saggio Il bosco. Istruzioni per l’uso (Garzanti 2021, titolo originale Gebrauchsanweisung für den Wald, traduzione di Giuliana Mancuso), offre a tutti i lettori, grandi e piccoli, una guida per trasformare una semplice passeggiata nel bosco in un’esperienza straordinaria e formativa. Nato in Germania nel 1964 a Bonn, lo scrittore, i cui libri sono tradotti in tutto il mondo, dopo oltre venti anni di onorato servizio come guardia forestale, gestisce un bosco di tremila acri nei pressi di Hummel, sull’altopiano di Eifel appartenente al Massiccio scistoso renano al confine con il Belgio.

“Febbraio non è forse un mese terribile, almeno in natura?”.

In questo mese gli alberi sono spogli, fa spesso brutto tempo e a causa del cambiamento climatico la neve non c’è quasi mai. In compenso, giorni e giorni di pioggia inzuppano il terreno al punto che a ogni passo ci si infangano le scarpe. La lunga attesa della primavera ha raggiunto l’apice e l’umore tocca ormai il punto più basso.
Solo una bella passeggiata è l’ideale per scuotersi dalla malinconia invernale e rimettere in moto l’energia persa durante il letargo della stagione fredda e fa scoprire che questo periodo dell’anno apparentemente grigio e spento non è affatto noioso e scialbo, al contrario. Ci sono i muschi che crescono sulle parti inferiori dei tronchi e coprono anche le radici. Sembra quasi che polpi verdi abbiano conquistato il suolo della foresta e proprio nel mezzo dei loro tentacoli ecco spuntare i tronchi degli alberi. Alcuni arbusti, come per esempio il nocciolo, si stanno già risvegliando. Uno spesso strato di neve, che si va sciogliendo molto lentamente alimenta gli alberi. L’acqua s’infiltra a poco a poco nel terreno e resta lì a lungo, come scorta alla quale gli alberi potranno attingere se l’estate dovesse rivelarsi troppo secca, come spesso accade a causa del cambiamento climatico.
Sempre in questo mese “di attesa” anche gli uccelli del bosco diventano più attivi nella selezione del partner e nella difesa del territorio. Soprattutto verso la fine del mese, spesso si sentono battere i picchi, che così comunicano ai potenziali concorrenti che quella zona del bosco è riservata a loro.

Camminare in campagna, inoltrarsi in un bosco frondoso, dove i raggi del sole fanno capolino tra un albero e un altro offrendo veri quadri naturali multicolori. Ascoltare nel silenzio il mormorio del vento leggero che sposta appena le foglie, schiacciare con i piedi le foglie secche, scorgere da lontano, le creature grandi e piccole che vivono nel bosco. Riscoprire e apprezzare uno stile di vita più rilassato, perché questo tempo sospeso dato dalla pandemia, ci ha fatto riscoprire i valori autentici della vita e facendoci rivedere le nostre priorità. I “city quitters”: sono quelle persone che hanno deciso di lasciare lo stress quotidiano delle grandi città per abbracciare uno stile di vita diverso, più calmo e rilassato. La crisi sanitaria da Covid-19 non ha fatto altro che mettere più in evidenza questa tendenza. Lasciare allora le metropoli per trasferirsi al mare o in campagna, vicino al limitare di un bosco.

È questa la rivincita della campagna al tempo della pandemia, e sicuramente tutte le persone che hanno operato questa scelta di vita, tanti di loro neofiti “campagnoli”, potranno apprezzare questo testo, un vademecum ricco di piccole e grandi avventure tra gli alberi che stanno solo aspettando di essere vissute. Per farlo, occorre solo entrare in un bosco e iniziare a camminare con scarpe comode, ovvio, per meglio assaporare tutto ciò che circonda il visitatore dei boschi, sempre rispettando la natura incomparabile, giacché come ci ricorda Papa Francesco nella sua enciclica green Laudato si’:

“La terra ci precede e ci è stata data”.