Il buio dentro di Antonio Lanzetta

Un thriller drammatico ed intenso, duro ed umano, che trasporta il lettore nel cuore di una storia nera, nerissima come l’ha definita la scrittrice Sara Bilotti, ricca di particolari e con personaggi ben delineati con le loro umane debolezze. Mettetevi comodi, una buona tazza di caffè e godetevi una lettura ad alta tensione!
“Il buio dentro” è una storia criminale di grande coinvolgimento che affonda le sue radici in un’altra del passato, l’una complementare all’altra, entrambe da non poter essere dimenticate. Un labirinto di dolore e di anime perse tra i paesaggi del Cilento come in Louisiana, o in Normandia. Un thriller appassionante che mantiene tutte le promesse. Antonio Lanzetta, giovane scrittore salernitano, appassionato di letteratura, insaziabile lettore, amante di cinema e musica, ha esordito nel mondo editoriale con romanzi del genere Fantasy, per poi pubblicare nel 2015 il suo primo racconto thriller Nella pioggia, finalista al premio Gran Giallo di Cattolica.

Damiano Valente giornalista e scrittore, chiamato lo Sciacallo, perché le notizie di cronaca nera sono la sua caccia, è già sul posto del rinvenimento del cadavere. È stato trovato il corpo di una giovane ragazza legata per i polsi ad un ramo di un salice bianco che s’inerpica da un vecchio rudere, innaturale sulla montagna di Castellaccio. È colmo di lividi, ferite e invaso dagli insetti. I suoi occhi sono azzurri, pieni di terrore e paura, sembrano avere impresso il volto dell’assassino.

“Gli occhi della ragazza lo fissavano attraverso il velo di moscerini che le ricopriva la faccia. Le iridi blu erano vasi di vetro riempiti dall’orrore e dalla paura. Damiano Valente avvertì una fitta alla gamba (…) strinse la presa del bastone e le nocche sbiancarono. Il flash di una reflex illuminò la corteccia livida del salice. I rami nodosi emergevano dalle rovine di una costruzione di pietra (…) Damiano osservò i ruderi, poi quel vecchio albero maledetto, e rabbrividì”.

Uno spettacolo spaventoso intorno: sospese ai rami degli alberi tante bambole nude, come la vittima. Lo Sciacallo apre la piccola scatola che ha sempre con sé e porta alla bocca la sua pasticca. Della morfina ha bisogno per andare avanti, prima la fitta alla gamba ora anche le cicatrici del suo volto sembrano contrarsi e in un vortice di pensieri ricorda l’orrore del passato, compiuto nell’estate del 1985. L’estate della paura di trentuno anni fa, quando adolescente, in un tragico giorno insieme ai suoi amici compagni di giochi, la sua esistenza cambiò per sempre. La Procura ha deciso per una task force che affiancherà il commissario De Vivo nelle indagini; lo Sciacallo si muoverà da solo, è arrivato il suo tempo. L’assassino di Claudia, il suo uomo rimasto nell’ombra, nel buio, era tornato ed era lì. L’ossessione della sua vita, il suo incubo, sembrava divenire reale e aveva l’odore della morte.

“Aveva passato tutta la vita a inseguire le ombre e adesso le ombre venivano a cercare lui”.

La giovane vittima si chiamava Elina, era un’adolescente. Elina, come Claudia. Chi l’aveva uccisa si sentiva onnipotente, un uomo che traeva piacere dalla sofferenza e dalla tortura. Non l’ha dimenticata Claudia! Il suo viso delicato e i suoi occhi verdi intensi sono incancellabili nella sua mente. Sente il richiamo della sua voce, parole dolci portate dal vento e un sospiro in mezzo agli alberi mentre tra quei ruderi coperti di foglie cerca tracce o segni della presenza di quel mostro che ancora tormenta la sua anima.

“Estate del 1985. Quindici anni, l’età in cui Damiano era precipitato nell’abisso. Aveva sentito il sangue scorrergli sulla faccia e il cuore rallentare il battito fino a diventare impercettibile. Il respiro era diventato un sibilo soffocato. Aveva visto il vuoto, percepito l’immaterialità della morte, poi qualcosa l’aveva tirato indietro. Mani forti che lo afferravano alle spalle e lo trascinavano fuori dall’oscurità. E mentre lui sopravviveva, un’altra forza aveva spinto Claudia verso il fondo”.

Una storia che non dà tregua, una lettura che scorre rapidamente, “Il buio dentro” è uno straordinario thriller dai risvolti psicologici che scava l’animo umano nel suo profondo. Consigliato!