Il cammello e la corda
- Autore: Domenico Seminerio
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Sellerio
- Anno di pubblicazione: 2006
“Et ne nos inducas in tentationem”
Padre Salvatore, prete ligio e conformista, è tormentato dalla tentazione.
“Questa si incarna in Minuzza, giovane vedova bianca: la sua fisicità sottomessa, la disponibilità allusiva e deferente, il timore che ceda alle profferte di altri gli si accampano nella mente come una doppia volontà sconosciuta e incontrollata. Nello stesso tempo la tentazione prende un’altra veste. Durante una partita di caccia, il parroco scopre, in una grotta sepolta, le statue conturbanti che ornavano un giardino di Venere con tutte le pose dell’amore carnale. Come in archetipi immortali, la grazia e l’eros vitali esplodono nella loro divina bellezza: una minaccia, agli occhi del prete, ancora più insidiosa di Minuzza”
“Il cammello e la corda”, romanzo giallo di Domenico Seminerio, edito da Sellerio nel 2006, si sviluppa in piani spaziali e temporali diversi, al dare il via alla storia è appunto l’insignificante episodio del ritrovamento in una grotta di due antiche e preziose statuette, che riproducono una sorta di scultoreo kamasutra, da parte del cane di Don Salvatore Sotera, durante una battuta di caccia. Padre Salvatore Sotera, il personaggio chiave del secondo romanzo di Domenico Seminerio, professore di lettere in un liceo classico di Caltagirone, è un quarantenne di bell’aspetto, parroco in un paesino siciliano, ai nostri giorni, che ha il suo bel da fare fra le incombenze della parrocchia e i pettegolezzi di quattro bizzoche che frequentano regolarmente la chiesa tra cui la temibile Filomena.
L’autore riesce a costruire un romanzo ben scritto e accattivante intrecciando due storie: una moderna, quella di un giovane parroco attratto sessualmente da una bella donna; l’altra, antica, che ci racconta di due preziose statuette che coinvolge altri due personaggi l’epicureo Atenodoro, ultimo seguace del culto di Venere, e il diacono Giustino che lo osteggia. Il dualismo fa da leitmotiv in questo intrigante romanzo di Domenico Seminerio: nella prima storia Don Salvatore combatte contro il suo istinto e non sa se accettare l’amore di Minnuzza o respingerla; nella seconda storia il racconto ci porta nella fase violenta di trapasso tra il paganesimo e il cristianesimo. Entrambe le storie quindi si basano su contrasti riconducibili all’atavica lotta dell’uomo tra ragione e sentimento, tra fede e ateismo. Non vogliamo svelare l’epilogo che rivela però tutta l’acutezza di padre Salvatore e l’ironia dell’autore siciliano.
“Il cammello e la corda” è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, ben scritto, narrato tra realtà e mitologia, com’è la terra che ne fa da sfondo, la Sicilia.
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