Il canto del cielo
- Autore: Sebastian Faulks
- Categoria: Narrativa Straniera
“Il boulevard du Cange era un viale spazioso e tranquillo che segnava il confine orientale della città di Amiens”.
È l’incipit di “uno dei libri più belli degli ultimi quarant’anni”, definizione del Mail on Sunday, scritto da uno degli autori britannici di maggior successo, specializzato in romanzi storici.
Amiens, Francia, 1910. Il ventenne inglese Stephen Waysford, orfano e senza più radici, in quella sera di primavera “con il sole che si attardava dietro la cattedrale e il canto dei merli intorno alla casa” non poteva lontanamente immaginare la piega che il destino aveva in serbo per lui. Arrivato in Francia per lavorare presso l’industria tessile di Monsieur Azaire, il ragazzo si sarebbe innamorato, ricambiato, della bella moglie del suo datore di lavoro, Isabelle, la quale sotto una maschera di apparente imperturbabilità rivelava una grande passione inespressa che solo Stephen aveva intuito. Quella prima sera trascorsa in casa Azaire, Stephen stranamente nel suo diario “non aveva scritto un rigo su ciò che lo aveva colpito di più”. Nella grande casa degli Azaire in boulevard du Gange dalla facciata solida e composta, l’amore impetuoso e bruciante dei due amanti si era fatto ben presto dirompente: Stephen era colpito dal conflitto di passioni che lo avevano travolto, mentre Isabelle era spaventata da ciò che provava per quel ragazzo di nove anni più giovane di lei.
“Si sentiva pervasa da correnti di eccitazione e di desiderio che ignorava, o alle quali non pensava da anni. Avrebbe voluto che Stephen portasse alla luce ciò che lei aveva sepolto e umiliasse, distruggesse, l’identità che si era costruita”.
La vita però spesso ci insegna che la ragione, il più delle volte, deve prevalere sul sentimento, sul desiderio, anche se Stephen “capiva che il sentimento che provava per lei era di quelli che si vivono di rado”. Isabelle, tornata a casa dopo la fuga d’amore con Stephen, si era accorta di aspettare un bambino dal suo amante. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale paradossalmente aveva ricomposto tutto. Sei anni dopo Stephen era tornato in Francia per combattere al fronte dove aveva assistito con sgomento agli orrori e alla carneficina che ogni avvenimento bellico comporta. Dopo un ultimo incontro ad Amiens con Isabelle, il tenente inglese aveva sposato Jeanne, la sorella di lei, e insieme gli sposi avevano adottato la figlia di Isabelle, ma Stephen era ignaro di esserne il padre.
Londra 1978. Elizabeth Benson, nella soffitta dell’abitazione della madre Francoise, ritrova all’interno di un vecchio baule una serie di quaderni a righe, i diari di Stephen, che saranno in grado di rivelare alla giovane il passato e la verità sulla sua famiglia.
“Nessun figlio, nessuna generazione futura saprà mai com’è stato. Non capiranno mai. Quando sarà finita, torneremo in silenzio fra i viventi e non glielo racconteremo mai”.
Il canto del cielo (titolo orginale Birdsong), pubblicato in Gran Bretagna nel 1993, è uscito in Italia per la prima volta nel 1995 per i tipi del Marco Tropea Editore e nel 2012 BEAT lo pubblica nuovamente con la medesima accurata traduzione di Lidia Perria. Il volume fa parte della trilogia francese dell’autore proseguita con La guerra di Charlotte e La ragazza del Lion d’oro. Speranze tradite, abbandoni lancinanti, delusioni perdute fanno di questo romanzo un feuilleton di profonda sensibilità, ambizioso, struggente e coinvolgente. Impossibile non farsi trascinare dalla possessione che pervade le anime dei protagonisti in uno scenario di guerra, perché “le circostanze estreme dicono molto di più della natura umana”, come ha dichiarato l’autore. Nel romanzo più intenso di Faulks non stupisce quindi la frase che dà l’avvio al libro:
“Quando me ne andrò lontano, questo sarà il mio commiato: ciò che ho visto è stato senza pari”. Rabindranath Tagore Gitanjali.
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