Il cartomante di via Venti di Maria Masella

Ci eravamo fermati all’imminente divorzio del commissario Mariani con sua moglie Francesca, che non è più incinta, ma dopo Manu, è nata un’altra sorellina, Ludovica. Prima della nascita il commissario aveva detto:

"Chissà chi è il vero padre del nascituro?"

Una frase infelice, da divorzio immediato. Tanto che Mariani ora dorme in un bilocale e Francesca nella loro casa. Questo è l’inizio del quinto libro di Maria Masella dal titolo Il cartomante di via Venti (Fratelli Frilli editori, 2012, più ristampe).
Ci abituiamo a vedere il commissario che si fa di frequente il caffè, la sua bevanda preferita, al suo disordine tra camicie e scarpe. Non è solo il divorzio, è proprio il lavoro che lo stanca, non si sente motivato. Eppure, stranamente, i due coniugi si cercano, al telefono, per pochi minuti e lei si reca al bilocale del commissario, intessendo una trama "sessuale".
Ma improvvisamente in questa inerzia muore ammazzato con precisione chirurgica il mago Zagor, che non si era presentato al suo consueto appuntamento televisivo in cittàTV, una emittente privata sempre accesa con le relative repliche: oroscopi, cibo, consigli estetici e le carte.
Era proprio bravo nel suo lavoro. Aveva la capacità di far dire prima alcuni dati chi ne aggiungeva altri. Quindi andava a colpo sicuro su due fronti: problemi sentimentali e quelli finanziari. Ad accertarsi che non fosse successo niente di brutto, va a casa del Mago Zagor, Valeria Signorelli, telefonista di cittàTV e trova il corpo morto del mago. Aspetta in cucina, in un appartamento decente, però in una zona residenziale.
Mariani riesce a far dire alla Signorelli, che con il mago Zagor, ovvero Orlando Zagheri, c’era anche una intesa sessuale, ma senza nessuna definizione. Potevano frequentare altre persone. Anche la cucina è arrangiata, il posto sontuoso era dove sedeva Zagheri, tutto un blu intenso dalle tende alle poltrone. Mariani vuole sentire anche la direttrice di cittàTV, Clara Fanti. La donna spiega il buon successo dello spazio del mago, e l’azienda TV come una famiglia allargata. Chiaramente filtravano le telefonate, il rischio poteva essere qualcuno che diceva bestemmie o minacciava il mago e l’emittente privata. Lo Zagheri aveva trentacinque anni e una madre di cinquantasei anni che già teneva ricoverata in un ospizio lussuoso. Dopo prendeva i soldi per pagare? Erano rate da capogiro.

Nel frattempo ha visto senza dire niente alla questura, la Signorelli. Anche se la telefonista ha una paura matta di quello che potrebbe succedere, col commissario gioca a fare una che non ha inibizioni. Quando si viene a sapere questa notizia, a Mariani viene tolto l’incarico e gli consigliano di prendersi le ferie. Il commissario è in un momento serio per la sua permanenza in polizia. Non posso dire altro, solo che gli interrogatori seguono precise disposizioni che vanno prese alla lettera.
Come al solito Maria Masella confeziona un giallo noir con grande saggezza narrativa.