Il castello dei pirenei di Jostein Gaarder

Il destino, la volontà, il caso chissà quali di questi fattori certe volte è chiamato a determinare certi cambiamenti che avvengono nel corso della vita, certi ritorni inaspettati…

Certe volte la vita ci stupisce e accadono cose belle, quando meno ce lo aspettiamo.
La storia raccontata da Jostein Gaarder, celebre autore de Il mondo di Sofia nel libro Il castello dei pirenei (TEA, 2017, traduzione di Cristina Falcinella) lascia sicuramente senza parole.

Trent’anni dopo, una storica coppia che condivise i primi anni della vita da giovani adulti si ritrova sulla cima d’un monte. Ancora una volta i due sono immersi tra i boschi, con delle famiglie alle spalle e trent’anni di esperienza, di vita, che tuttavia non hanno mai fatto perdere di vista quell’intrinseco desiderio e interesse reciproco, nonostante la distanza e l’impossibilità di poter condividere il vissuto quotidiano.
Non tutto nella vita va come prevediamo, come è iniziato, ma mai dire mai: il tempo potrebbe riservarci sorprese inaspettate, soprattutto quando le parti coinvolte hanno condiviso e vissuto momenti unici, forse irripetibili.

Un viaggio tra sogni, origini del mondo e vita di coppia, che coinvolge il lettore e lo tiene senza fiato dalla prima all’ultima pagina, senza togliere lo sguardo da un tema delicato come quello dei cambiamenti climatici.

Le prime esperienze di coppia, i primi vissuti d’amore meno coscienziosi di quelli che si faranno per il resto della vita diventeranno oggetto di chiacchierate e discussioni per i due protagonisti che si ritrovano, inaspettatamente, sulla cima di un ghiacciaio.