Il castello tra le nuvole di Kerstin Gier

Il castello tra le nuvole (Corbaccio, 2018, trad. A. Petrelli) è un romanzo della scrittrice tedesca Kerstin Gier, nota per le due saghe letterarie Trilogia delle Gemme e Trilogia dei sogni. Da questi ultimi Il castello tra le nuvole differisce per l’essere una storia autoconclusiva, ma il pizzico di “magia” e di sovrannaturale permea comunque ogni pagina.

“Ben affrontò l’ultimo tornante con un po’ più di slancio e uscimmo dal bosco buio. Davanti a noi, sull’altopiano inondato di sole, si ergeva in tutta la sua bellezza il Castello tra le nuvole, con le sue innumerevoli grandi finestre, le torri e i davanzali e i parapetti in pietra. Come mi capitava sempre di fronte a questo spettacolo, trattenni involontariamente il fiato, e mi sembrò che anche Ben facesse lo stesso. Ma forse il suo sospiro aveva altre ragioni.”

Focus del romanzo è proprio il “castello tra le nuvole”, un hotel di lusso tra le Alpi svizzere. La narrazione nei primi capitoli presenta una certa lentezza, necessaria tuttavia ai fini introduttivi. Con abbondanti descrizioni, il lettore è immerso nella stessa atmosfera magica in cui Fanny Funke, diciassettenne di Akim, presso Brema, trascorre i suoi giorni da praticante annuale. Negli ultimi capitoli il ritmo diviene incalzante: quella che sembrava una storia tranquilla e senza scossoni rivela tutto il suo potenziale, non risparmiando i colpi di scena.

I personaggi sono tanti e non sempre decisivi ai fini della trama, eppure con ognuno di essi Kerstin Gier riesce ad aggiungere un tocco personale. Il lettore si muoverà con familiarità tra i corridoi e i passaggi segreti del Castello, prenderà un cappuccino con Monsieur Rocher o mangerà un pasticcino di Madame Cléo. Per concludere la serata si potrebbero osservare le lanterne allontanarsi nel cielo con Ben o arrampicarsi sulle pareti con Tristan, o ancora passeggiare al tramonto su una slitta trainata da Biancone e Bigione… Perché nel Castello tra le nuvole le possibilità sono tante e non ci si annoia davvero mai!