Il cielo sbagliato
- Autore: Silvia Truzzi
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Longanesi
- Anno di pubblicazione: 2022
Il cielo sbagliato (Longanesi 2022) è il nuovo romanzo della giornalista e scrittrice Silvia Truzzi. Nata a Mantova, vive a Milano ed è laureata in Giurisprudenza; lavora al “Fatto Quotidiano” fin dalla sua fondazione nel 2009.
“Nella baracca di vicolo Barche il freddo della notte è feroce, si arrampica sui muri scrostati, odora di chiuso e di umido: è il profumo della povertà, a cui gli inverni del Nord portano in dono, oltre alla fame, un gelo assassino”.
Mantova, 11 novembre 1918. In una stanza spoglia, dove l’unica luce proviene da una finestra alta con la serratura malferma che favorisce l’entrata del vento freddo, Margherita Bassi nata Casadei, stesa nel letto, dà alla luce Dora, frutto dell’ultima ora di amore con suo marito Mario, scappato dal fronte dopo la disfatta di Caporetto. Dora nasce proprio all’alba dello stesso giorno che cambia il mondo, perché in un vagone ferroviario nei boschi vicino a Compiègne in Piccardia viene sottoscritto l’accordo tra l’Impero tedesco e le potenze Alleate, armistizio che pone fine alla carneficina della I Guerra Mondiale. Dora vede la luce, e sua madre muore, lasciando la neonata alla nonna Regina, dall’animo esacerbato nei confronti della vita e della sorte avversa.
“L’11 novembre a mezzogiorno Palazzo Cavriani è attraversato da un via vai di cameriere, domestici e medici”.
Dopo tre figli maschi, la marchesa partorisce una femmina, chiamata Irene dal padre, che in greco vuole dire pace. La marchesa vuole chiamare la neonata Elda ma invano. La prima rinuncia della sua vita Irene la porta nel nome, impressa come un marchio.
Mentre Dora chiede l’elemosina, e soffre una atavica fame tra i vicoli polverosi e sporchi, Irene vive negli agi di Palazzo Cavriani la differenza di classe che le divide è apparentemente insormontabile. Le piccole crescono in maniera diametralmente opposta, incontrandosi la domenica sul sagrato della chiesa di Sant’Andrea, dove Dora, a soli quattro anni, già bella e dai magnifici occhi azzurri, viene costretta dalla perfida nonna a chiedere l’elemosina. Irene, prima di entrare in chiesa con la sua altera madre, con cortesia e grazia porge qualche soldo a una riluttante Dora, che si vergogna a chiedere e a ricevere l’elemosina.
La sorte di Dora cambia quando a sette anni inizia a lavorare come cameriera tuttofare a Palazzo Valentini, dove abita la famiglia borghese dei Benedini. Un passo alla volta, piano piano, grazie anche alla sua straordinaria bellezza, viene accolta all’interno della famiglia, diventando amica delle ragazze Benedini, Pia e Adele. E ancora una volta, i destini di Irene e di Dora si incroceranno, mentre la splendida Mantova, che ha assistito alle sue Giornate Rosse del 1919/1920, in seguito diventata “fascistissima”, nonostante le resistenze di alcuni, osserva sgomenta e rassegnata l’“ora delle decisioni irrevocabili” (dal discorso di Benito Mussolini del 10 giugno 1940, con il quale l’Italia entrava in guerra).
Silvia Truzzi, compone un convincente romanzo storico, ambientata nella città che l’ha vista nascere, magnificamente descritta, e rievoca trent’anni di provincia italiana attraverso le vicissitudini di una donna in cerca di riscatto, emancipazione, amore e felicità, anche “se è un cielo sbagliato sotto cui essere felici”.
Anni veloci e amari, sono quelli della II Guerra Mondiale, visti con lo sguardo della resiliente Dora, che contribuiranno alla sua maturazione interiore. Il romanzo, infatti, è anche un tributo alle donne che hanno vissuto sulla propria pelle la difficoltà di non avere il destino nelle proprie mani. Dora, Luisa, la signorina Maria, Adele, Irene, Rosa, Flaminia e Regina, ricche o povere non fa differenza, descritte nel volume:
“Riassumono le esistenze e le tribolazioni di tante donne, quando le donne ancora non avevano voce, diritti, un posto autonomo nel mondo”.
Il cielo sbagliato
Amazon.it: 9,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il cielo sbagliato
Lascia il tuo commento
Silvia Truzzi scrive benissimo. Cosi’ ha scritto Aldo Cazzullo, e per questo ho comprato il libro.
L’inizio e’ travolgente, ha ritmo, coinvolge, non perde un colpo, e sembra di essere finiti dritti dritti dentro un capovaloro - come non si vedeva da tempo.
Strada facendo, e quasi subito, pero’, il ritmo si appiana, diventando noioso e ripetitivo. I personaggi non vanno oltre la loro caratterizzazione fisica, e risultano bidimensionali rispetto ai volumi della statua di Virgilio, di palazzo Te, e dei dipinti di Mantegna nella chiesa di Sant’Andrea.
L’amicizia fra la protagonista e il suo opposto, la povera e la ricca, la bella e la sciapa, non presenta alcuna tensione emotiva, ma un semplice resoconto di fatti. I personaggi non hanno spessore, fanno pensare ai manichini dei negozi che portano i meravigliosi abiti descritti, oppure gli stracci. Tranne uno: Regina, il personaggio piu’ riuscito, drammaticamente vero nella sua cattiveria, nella mancanza di bonta’ che l’autrice cerca anche in fondo al cuore. E che apre gli occhi del lettore sulla banalita’ quotidiana in una stagione storica drammatica. La copertina, splendida, custodisce infatti una verita’: Silvia Truzzi ha fatto una rigorosa ricerca storica, e, se avesse scritto ogni pagina con il ritmo e l’ardore delle prime, si sarebbe potuto dire che si’, scrive benissimo.
Mi è piaciuto. Da ragazza avevo letto diversi romanzi di Liala e in questa storia ho ritrovato un po quel tipo scrittura e di trama.
Dora è un personaggio che si fa prima amare, poi odiare e alla fine della storia ci lascia comunque con un sentimento positivo.
Consiglio questa lettura che oltre a raccontare una pagina d’amore ci porta dentro la Storia quella con la S maiuscola che ha attraversato la ns bella Italia durante la seconda guerra mondiale.