Il circo della notte: il romanzo di Erin Morgenstern torna in libreria per Fazi

“Il circo arriva inaspettato. Nessuno lo attende, niente volantini né affissioni o cartelloni, nessuna menzione sui giornali. I tendoni svettano a strisce bianche e nere, niente oro né cremisi.
Sull’insegna nera con lettere bianche si legge
Apre al crepuscolo.
Chiude all’aurora”

Così ha inizio Il circo della notte il romanzo di Erin Morgenstern che la casa editrice Fazi pubblica e diffonde nelle librerie italiane dal 15 luglio, con la traduzione di Marinella Magrì.
La storia racconta di due maghi molto potenti che hanno metodi completamente diversi di praticare le loro arti e ognuno dei due vuole ardentemente dimostrare di essere il migliore. Per questo scelgono due allievi da educare che poi si dovranno sfidare in un gioco dai confini labili e dalle regole complesse.
Ecco Hector Bowen, meglio conosciuto come Prospero l’Incantatore, che, giorno dopo giorno, cresce e addestra Celia, la piccola nata da una breve relazione, la bimba che avrebbe dovuto chiamarsi Miranda, chiaro accenno a The Tempest di Shakespeare, e che mostra subito viva intelligenza e un bel caratterino:

“È giovane. Aspetta che cresca e diventerà imbattibile”.

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Con queste parole Prospero, padre orgoglioso di una bambina dal talento innato, presenta Celia ad Alexander, l’uomo dal completo grigio e da lì a breve ecco una sfida fra gentiluomini: Prospero l’Incantatore renderà la sua Celia imbattile nell’arte dell’illusionismo, capace di superare chiunque, anche il ragazzo adottato da Chandresh Christopher Lefèvre, un tipo facoltoso, eccentrico, dal temperamento artistico che accoglie Marco, un orfano di nove anni, e lo avvia a pratiche di magia. Ambedue i giovani contendenti, inconsapevolmente, all’inizio della gara che durerà per lunghi anni, sono uniti da un vincolo “magico”: un anello messo al dito di ambedue si dissolve alla vista quando viene infilato ma s’imprime nella carne, provocando ai due ragazzi dolore ma allo stesso tempo unendo i contendenti per il futuro.
La sfida inizia all’improvviso, con un’idea, il desidero di superarsi, di raggiungere la perfezione, nelle magiche arti del circo.

Così nasce Le Cirque des Rêves, il circo dei sogni, conosciuto in Italia come “Il circo della notte”, un luogo in bianco e nero in cui tutto è possibile, in cui gli luci, ombre, profumi avvolgono i sensi e guidano il visitatore dentro tendoni spettacolari in cui sfavillano mille attrazioni. Un luogo in cui l’illusione diviene realtà.
Il circo è sicuramente il padrone assoluto del romanzo in cui di muovono, oltre a Celia e Marco, tanti altri personaggi dalle insolite qualità. Ci sono Poppet e Widget, i gemelli nati la notte del primo spettacolo al circo, ragazzi con particolari capacità, in special modo la giovane Poppy. C’è poi Bailey, che lascia la vita comune per quella circense che tanto lo attrae.

La storia è raccontata in varie linee temporali poiché inizia nel 1873, poi va avanti e indietro tra il tempo presente e il passato; il tono e l’atmosfera del libro sono intriganti quanto i personaggi.
Come finirà, ci si chiede, la sfida pluridecennale fra Marco e Celia? Con ciò che di più inaspettato, di meno ricco di trucchi ci sia, ovvero con un incontro e poi un coinvolgimento assolutamente non prevedibile.
Il circo, che avrebbe dovuto essere un semplice palcoscenico per una vecchia disfida di rancore tra due maghi ostili, diviene teatro di una storia d’amore gestita lentamente nel tempo ma in maniera assolutamente fine e affascinante.
Si lascia ai lettori la possibilità di scoprire chi vincerà l’ardua contesa che dovrebbe decretare la fine e la morte di uno dei contendenti e se invece sarà possibile un futuro per i due giovani.

Il romanzo è circondato da magia, da illusioni che si mescolano a fatti reali: Erin Morgenstern, con una scrittura fluida e capace di narrare di molteplici personaggi ed eventi, fa diventare, ne Il circo della notte, tutti un po’ rêveurs, sognatori.E alla fine del libro...

“Mentre ti allontani nell’alba che sboccia, pensi che all’interno dei confini del Cirque des Rêves, ti sentivi più vivo".