Il cuore coraggioso di Irena di Daniela Palumbo

“Il cuore coraggioso di Irena” di Daniela Palumbo si propone un obiettivo preciso: raccontare una storia vera, realmente accaduta, in forma romanzata. Narra, infatti, la vita di Irena. Chi era costei?

“Irena Sendler, nata a Varsavia, il 15 febbraio 1910. (…) Lei ha portato via dal ghetto 2500 bambini e tanti, tanti adulti, tutti sottratti alla deportazione nazista. Salvati dalle camere a gas. Scrisse nel suo quaderno: «Avrei potuto fare di più. Questo rimpianto non mi lascia mai». Irena era sempre piena di figli, quelli che lei aveva salvato e che andavano spesso a trovarla, anche solo per chiederle come stava”.

La narrazione si apre con Teodor, giovane artista in provetta, un po’ incompreso dalla famiglia, che non capisce il motivo del trasloco in una casa più grande, sempre con il nonno appresso. Quell’uomo è un po’ strano, ai suoi occhi, a volte scappa, lo cercano e lo trovano con aria spersa e vacua davanti al monumento dedicato all’Olocausto, e poi dice di aver avuto tre madri:

“Ania è il nome di mia madre. Lei mi ha messo al mondo e mi ha amato fino al punto di lasciarmi andare via. (…) Poi ho avuto mamma Wanda, con la quale sono vissuto tanto tempo. (…) E, infine, forse la madre più importante, Irena, che ha rischiato la sua vita per darmi l’opportunità di vivere”.

Qualcosa non torna. Teodor si accorge che quell’uomo gli nasconde la verità, e allora gli chiede di fare chiarezza. Ecco che Jakub con il suo amico Aron, con soste lunghe e dolorose, gliela racconta. Ne viene fuori un romanzo tragico ed avvincente, che compone il ritratto di una donna forte e coraggiosa, al di là degli stereotipi e dei luoghi comuni.
Non vi è retorica, solo testimonianza nuda e cruda, per non dimenticare mai ciò che è stato, affinché non avvenga mai più.
Un accenno particolare e doveroso è da assegnare all’ambientazione, che avviene in due piani spazio-temporali molto distanti uno dall’altro: uno è la Varsavia del 1943, al tempo dell’occupazione nazista; e l’altro è la Varsavia attuale, caratterizzata da stress cittadino e benessere. Le tematiche trattate sono toccanti e commoventi; la lettura di pregnante tessuto narrativo. Dal libro è stato tratto un film nel 2009, dal grande successo di pubblico e di critica.