Il cuore dell’inverno. La ruota del tempo vol. 9 di Robert Jordan

Una saga come “La ruota del tempo” di Robert Jordan, seppure impegnativa, è in grado di delineare nella mente del lettore ambienti ed emozioni come se li stesse vivendo in prima persona.
Nel nono capitolo intitolato “Il cuore dell’inverno”, la concentrazione volge su tre fatti principali.

Il primo consiste nei Seanchan, un popolo guerriero spuntato dal nulla, con usanze strane in cui i nobili di alto rango hanno i lati della testa rasati e due unghie laccate di blu, i combattenti indossano corazze che li fanno sembrare insetti giganti e cavalcano animali che gli abitanti della Macchia non hanno mai visto nemmeno nei loro incubi peggiori; quello che li rende ancora più temibili sono le loro damane: Aes Sedai catturate che, tramite un guinzaglio magico, vengono manipolate mentalmente e addestrate ad essere armi da guerra, ma non tutte hanno ancora ceduto alle torture inflitte e sono alla disperata ricerca di una via d’uscita per la loro salvezza. I Seanchan sembrano avere un solo obiettivo: il mondo intero.

La seconda storia principale non poteva che riguardare Elayne Trakand, legittima erede al Trono del Sole, che deve arrivare in Andor prima che qualcun altro rivendichi la corona, ma non tutti sono disposti a cedere facilmente e gli Amici delle Tenebre si nascondono in bella vista, pronti a colpire. In qualsiasi modo andrà a finire la situazione, la ragazza dovrà guardarsi le spalle, perché una regina, o futura regina che sia, deve saper tenere al sicuro il proprio paese e non sarà una facile impresa dimostrare al suo popolo di essere degna del ruolo appartenuto precedentemente a sua madre.

L’ultima storia, di certo non per importanza, riguarda Rand al’Thor, il Drago Rinato, colui che riunirà i popoli; egli però è in costante conflitto con il suo potere, che sembra volerlo dilaniare in ogni momento facendolo impazzire. Il Drago Rinato deve sopravvivere fino a Tarmon Gaidon, fino alla lotta contro il Sommo Signore per sconfiggerlo, ma non potrà farlo se non troverà una soluzione alla sua agonia; per questo motivo dovrà recarsi nell’ultimo posto in cui chiunque penserebbe di trovarlo. Inoltre, tra le fila dell’esercito che lui stesso ha creato, ci sono nemici più vicini di quanto lui crede che lo metteranno in dura difficoltà. Il pericolo è silenzioso e subdolo come un’ombra, ma saprà fermarlo in tempo?

Il cuore dell’inverno di Robert Jordan è un libro avvincente e coinvolgente, in grado di rapire il lettore.