Il diavolo oggi
- Autore: Gabriele Amorth
- Genere: Religioni
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2017
Lavoro in psichiatria, di angeli e diavoli un poco me ne intendo, lasciatemi passare il paragone. Come Padre Gabriele Amorth credo anch’io che l’iper-modernità nuoccia gravemente alla salute del corpo e dello spirito. Come Padre Gabriele Amorth trovo che il jihāddismo islamico sia più o meno un’ignominia, così come lo sono la violenza perpetrata sulle donne, lo sfruttamento della natura, gli abusi sui poveri e i minori. Mi preoccupa, inoltre, la deriva valoriale tradotta in affarismo, consumismo, rincorsa all’accumulo materiale a ogni costo, un sacco di altre cose.
Per farvela più breve: non mi piace questo tipo di società - più che liquida, paludosa -, così come non piaceva a Padre Gabriele Amorth (se ne è andato l’anno scorso, con più di 50.000 esorcismi alle spalle!): la differenza tra il suo sdegno e il mio, sta nell’attribuzione della genesi del male: per Amorth addebitabile all’opera di Satana (non a caso assurto alla leggenda come Principe del Mondo), per me, più hobbesianamente, alla tesi dell’homo homini lupus, della razza lupesca più stolta, per giunta. Padre Amorth era un religioso, da religioso ha creduto nell’uomo (subito dopo che in Dio), io credente non lo sono mai stato, se non nell’uso improprio che gli esseri umani fanno del loro cervello per delirio di onnipotenza o patologia.
Ciò premesso, devo dire che “Il diavolo oggi” (Piemme, 2017) non è il primo libro di Gabriele Amorth che mi capita di segnalare: ho letto questo con lo stesso interesse degli altri. Non sono refrattario al sacro, mi incuriosisce anzi, se non altro come espressione antropologica. “Il diavolo oggi” raccoglie la testimonianza definitiva del più noto degli esorcisti italiani su Satana e la sua ingerenza nella cose del mondo. L’ha curata un prete, don Slawomir Sznurkowski, per ribadire forte e chiaro il fulcro sul quale ha poggiato la missione del sacerdote: il diavolo esiste, e opera a tutto campo tra le pieghe delle società.
“Il diavolo ha una forza immensa. Anche se oggi si cerca di cancellare perfino il ricordo di questo potere. Papa Francesco, invece, ha cominciato fin dai primi discorsi a parlare anche del demonio: e pure Gesù ha iniziato la sua missione pubblica lottando contro il Maligno”
garantisce Gabriele Amorth per chi ha orecchie per intendere. Il libro-intervista (la più lunga che Don Amorth abbia mai concesso) abbraccia il canonico arco demonologico, partendo dall’azione di Satana nei tempi moderni (cap. 1), per approdare diffusamente alle ingerenze ordinarie e straordinarie operate sull’individuo dal demonio: induzione al peccato, malefici, infestazioni, vessazioni, possessioni vere e proprie. Non entro nel merito di un volume segnatamente confessionale (i rimandi continui alle sacre scritture, l’invito costante alla preghiera, l’elogio delle messe di liberazione) segnalo solo quello che anche stavolta mi ha colpito delle parole di Amorth: la sua convinta adesione alla dottrina cattolica. In un mondo che naviga a vista quanto a ideali, credo vada segnalato comunque come merito non da poco. Nella sua professione di fede, Padre Gabriele Amorth risulta sincero e, in quanto sincero, meritevole di rispetto intellettuale, aldilà dei convincimenti personali sulla trascendenza.
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