Il difetto
- Autore: Kate Chopin
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Elliot
- Anno di pubblicazione: 2020
Il difetto (Elliot, 2020, titolo originale At Fault, traduzione a cura di Massimo Ferraris) di Kate Chopin, nata Katherine O’Flaherty (Saint Louis, 8 febbraio 1850 - Saint Louis, 22 agosto 1904), è il romanzo d’esordio che la scrittrice statunitense, già autrice de The Awakening (Il risveglio) (1899), pubblicò nel 1890.
“Padrona, ho pensato fosse meglio venirglielo a dire, perché il padrone mi ha sempre detto che contava su di me per tenere gli occhi aperti quando lui non c’era… se lo ricorda, padrona? Le cose vanno male. Non voglio fare nomi se non sono obbligato, ma hanno iniziato a rubare i semi di cotone, e questo è quanto”.
Alla fine del XIX Secolo, in Louisiana era considerato molto insolito che una piantagione di quattromila acri fosse stata lasciata nella piena e assoluta disponibilità di una vedova creola di trent’anni, di bell’aspetto, inconsolabile e senza figli. Jérôme Lafirme era morto da tempo e i vicini della piccola piantagione avevano smesso di guardare con indolente curiosità al lavoro di Thérèse Lafirme, che aveva portato avanti con tanto successo i metodi sperimentati dal marito defunto.
Naturalmente all’inizio Thérèse avrebbe voluto morire col suo Jérôme. Sentendo di non poter sopportare l’esistenza senza di lui, la donna, infatti, aveva vissuto per giorni sola con la sua pena, rifiutando gli appelli che le venivano rivolti dai suoi demoralizzati braccianti e incurante del disordine che cresceva intorno a lei. Poi le parole dello zio Hiram avevano risvegliato Thérèse dalla letargia del dolore. La donna aveva scoperto che da sola poteva farcela, aveva acquisito una sicurezza di fondo che si poteva chiaramente percepire nell’espressione dei suoi occhi azzurri. Forse era stata proprio quella sicurezza a fare breccia nell’anima di David Hosmer, giunto dal profondo nord degli Stati Uniti con una cospicua offerta per il diritto di far legna nelle terre di Thérèse per un certo numero di anni. Un altro cambiamento per Thérèse, proposto da quest’“uomo serio”, un forestiero yankee che aveva un solo, insormontabile, tremendo difetto: era divorziato.
“Thérèse aveva solo bisogno di tempo per assuefarsi a questo nuovo cambiamento. Se ne andò da sola nei suoi amati boschi e nella pace del mezzogiorno pianse nel dare l’addio al silenzio che vi regnava”.
Kate Chopin, una delle precorritrici della letteratura femminista del XX Secolo, in queste intense pagine tratteggia il ritratto di una donna sensibile e coraggiosa, che sa quello che vuole. La Guerra di Secessione Americana è terminata e ha lasciato in eredità nel Sud del Grande Paese povertà e malessere sociale: in un periodo di così gran cambiamento, se l’arrivo della ferrovia da Nord annuncia l’incalzare della modernità, la mentalità delle persone non è certo cambiata ed è “vietato” anche solo pensare di intrattenere una relazione con un uomo o una donna divorziati.
Coraggiosa quindi anche l’autrice nell’affrontare un tema tabù persino negli ambienti più progressisti dell’epoca. Lo stesso coraggio che Kate Chopin avrà alle soglie del XX Secolo quando nel romanzo The Awakening descriverà mirabilmente il “risveglio” di una signora della buona borghesia, che si ribella ai ruoli tradizionali assegnati al genere femminile.
Il difetto
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