Il domatore di leoni
- Autore: Camilla Läckberg
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2016
Com’è possibile che due teneri marmocchi possano trasformarsi in demoni esagitati in pochi istanti, al momento di vestirli per portarli all’asilo? È un Patrik Hedstrom con le mani nei capelli che incontriamo in avvio del romanzo “Il domatore di leoni”, appena pubblicato da Marsilio, nella traduzione di Laura Cangemi (pp. 466, euro 19,00). Per pura crudeltà citeremo il titolo originale, l’impossibile Lejontämjaren, del nuovo e nono thriller con la famiglia Hedstrom & Falck, serie di lungo corso dell’insuperabile Camilla Läckberg, la regina svedese del giallo.
Dove c’è Patrik (poliziotto, detective per la precisione) c’è immancabilmente la scrittrice Erica Falck, impegnata nella stesura del secondo libro, nel tempo lasciato libero dalle grandi ambasce procurate dai gemelli e dalla più tranquilla primogenita Maja.
Dove si svolgono le azioni della coppia meglio assortita e più inguaiata (dai figli piccoli) del giallo made in Sweden? A Fjällbacka, naturalmente, villaggio di nascita della Lackberg, tanto piccolo e ridente nella bella stagione, quanto gelido e disabitato durante il lungo inverno nordico. Soprattutto, luogo funestato da eventi delittuosi di vario genere ed efferatezza, che naturalmente attraggono l’attenzione febbrile di Erica, oltre a impegnare le risorse mentali e fisiche di Patrik.
Ne capitano di tutti i colori lassù, dal bianco della neve al nero degli occhi della prima vittima della nona “puntata”. Sono simili a buchi oscuri quelli della ragazza che una cavallerizza si ritrova a vedere uscire da un bosco. Non corre, si muove a singhiozzo, a zig zag, le braccia strette al corpo. Non risponde, incespica, è scalza e il rosso sulle braccia e le gambe nude si staglia sullo sfondo candido. Ora è in mezzo alla strada, i fiocchi vorticano intorno ai piedi. Gli occhi hanno qualcosa di strano, vuoti neri nel volto bianco.
È investita da un’auto. Inutile la frenata. Il corpo è sbalzato e urta il terreno.
Quando Hedstrom arriva in ospedale (“hanno trovato Victoria Hallberg, è stata investita, l’hanno ricoverata a Uddevalla”) apprende che le sono stati asportati gli occhi e tagliata la lingua e non si è certi che la giovane riesca a sopravvivere.
Infatti, all’atto di avvisare i genitori ch’è stata ritrovata la figlia scomparsa quattro mesi prima, mentre tornava dalla scuola d’equitazione, la ragazza è già morta, ma nessuno accusa il conducente dell’auto investitrice. Il destino di Victoria era stato deciso atrocemente in precedenza, da un sequestratore.
Uno solo, chiedono i giornalisti nella conferenza stampa? Non possono essere più di uno, una banda di rapitori sadici? Non è la prima, sono una manciata le adolescenti sparite nel nulla.
Ma è Fjällbacka o il centro del male del mondo? C’è spazio per ogni crudeltà, a quanto pare.
Erica, sempre intuitiva, chiede a Patrik di verificare se Victoria avesse anche le orecchie lesionate: l’avrebbero messa in condizione di non vedere, non parlare, non sentire, praticamente costretta in una bolla. Ipotesi atroce, ma Hedstrom non è sorpreso dalla lucidità della Falck: il clima di sovversione totale generato in casa dai pargoli terribili non intacca le proverbiali qualità della mammina scrittrice.
Erica è impegnata nei sopralluoghi nella “Casa degli orrori” e negli incontri in carcere con Laila Kowalska, accusata di un orribile crimine. Una tragedia familiare, un cold case, perché nell’apparente serenità dei fiordi il male è di casa, come abbiamo visto. Si aggira sotto varie forme, anche quelle di una giovane, esile, sposina bionda, trovata molti anni prima in un’abitazione con le mani sporche di sangue. Sul divano, morto, il marito Vladek, un ex domatore, presenta un taglio alla gola coltellate di furia al petto. Nello scantinato, l’orrore è scoprire una bambina denutrita di sette anni, in condizioni pietose per una lunga segregazione.
Laila non parla, non ha mai detto niente. Tiene tutto per sé.
Sta’ a vedere che finiranno per avere qualche contatto il caso sul quale Patrik indaga e la vecchia storia irrisolta su cui Erica sta lavorando.
Il mondo è piccolo, dopotutto e Fjällbacka lo è ancora di più, a maggior ragione. Non conta nemmeno un migliaio di abitanti all’anagrafe, sebbene d’estate salga a quindicimila: località turistica estiva nel Gotaland, paradiso per la vela.
Meno di mille anime. A giudicare da quello che succede là intorno, si direbbe che più di uno l’abbia venduta al diavolo…
Il domatore di leoni. I delitti di Fjällbacka (Vol. 9)
Amazon.it: 12,34 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il domatore di leoni
Lascia il tuo commento